Lando Norris, il pilota della McLaren, ha attirato l'attenzione dei fan durante il Gran Premio di Arabia Saudita: il suo McLaren ha fatto un piccolo scatto in avanti prima che il semaforo si spegnesse - un chiaro falsostart. Ma perché nessuna penalità?
Questa scena ha scatenato discussioni dopo la gara del campionato mondiale di Formula 1 in Arabia Saudita: il britannico Lando Norris ha fatto avanzare la sua macchina di pochi centimetri, ancora prima che il semaforo desse il via al Gran Premio. Nella massima categoria, questo viene considerato un falso avvio, che di solito viene punito.
Ma i commissari di gara Nish Shetty (Singapore), Matteo Perini e Tonio Liuzzi (Italia) e Hassan Al Abdali (Arabia Saudita) hanno lasciato Norris indenne - perché?
Le immagini della telecamera a bordo mostravano senza dubbio l'infrazione del britannico di 24 anni Norris, e il suo connazionale George Russell ha subito fatto la spia tramite radio.
I giudici hanno spiegato l'assoluzione di Norris in questo modo: "Abbiamo esaminato le riprese video e confermiamo che la vettura numero 4 si è mossa prima che la partenza fosse autorizzata. Tuttavia, il trasmettitore fornito dalla FIA non segnalava alcun falso avvio."
"Nell'articolo 48.1 a) del Regolamento Sportivo è stabilito che la prova di un falso avvio debba essere confermata da questo trasmettitore di risposta - il che in questo caso non è avvenuto. Pertanto, non abbiamo potuto infliggere alcuna penalità."
Norris stesso ha ammesso dopo la gara che la sua auto si è mossa brevemente, "ma non ho ottenuto alcun vantaggio sleale".
Il suddetto trasmettitore lavora insieme a un sensore inserito in ogni piazzola di partenza. Se un elemento di questo sistema di monitoraggio non funziona, la FIA non può prendere provvedimenti in termini di sanzioni.
Non è la prima volta che un partente anticipato esce indenne. È successo ad esempio con infrazioni commesse da Sebastian Vettel a Suzuka nel 2021 o da Valtteri Bottas sull'Hungaroring nel 2020.
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