Martin Brundle, pilota di lungo corso in Formula 1 e oggi esperto di Formula 1 per Sky nel Regno Unito, esprime preoccupazione per Mercedes: "Non riescono semplicemente a domare queste auto con ali."
Anche in Giappone, Mercedes non è riuscita a brillare: George Russell settimo, Lewis Hamilton nono. In un podcast di Sky britannico, il pilota con 158 partecipazioni in Formula 1, Martin Brundle, ha analizzato la situazione dei precedenti campioni.
Brundle, ora rinomato esperto di Formula 1, afferma: "La conferma che Mercedes ha difficoltà a bilanciare i dati del vento in galleria e della simulazione con i valori della pista è molto preoccupante."
Il campione del mondo del 1988 continua: "Mercedes deve capire velocemente la propria auto, e posso immaginare che le persone lì dentro stiano ora pensando seriamente. Mercedes conta su molte persone molto intelligenti, ha un'enorme quantità di risorse a disposizione, strumenti di lavoro e budget. Personalmente, non posso dire cosa stia causando il problema, perché se i tecnici di Mercedes non lo capiscono, come posso farlo io?"
"Ma resta l'impressione che non riescano a domare queste auto con ali. E questo succede per il terzo anno consecutivo. Arrivano con la nuova macchina, pensano di aver finalmente risolto tutto, con molte dichiarazioni positive, e poi i vecchi problemi riemergono, come il Bouncing."
Il sesto classificato del campionato del mondo del 1992 sentenzia: "La principale difficoltà è che l'auto è davvero veloce in determinate condizioni. Ma non riescono a riprodurre questa velocità come vorrebbero, né da una sessione di allenamento all'altra né da un fine settimana di gara all'altro."
Il 64enne conclude: "La buona gestione dell'auto è come camminare su una lama di coltello. Quando funziona, va tutto bene, ma può cambiare molto rapidamente. Se persone così intelligenti non riescono a risolvere il problema, è molto frustrante e preoccupante per il team."
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