Dopo una prestazione deludente al Gran Premio MotoGP di Jerez, dove Brad Binder ha ottenuto solo il sesto posto, l'attenzione è ora rivolta ai test intensivi.
Durante il Gran Premio di Jerez, Binder si è trovato a combattere con un problema di chattering sulla sua KTM RC16, un inconveniente che ha influenzato pesantemente le prestazioni del pilota sudafricano.
L'esito della gara è stato inusuale per il miglior pilota KTM, Binder non è riuscito a effettuare le sue solite partenze fulminanti e non è riuscito a guadagnare posizioni durante la gara. Anzi, è stato superato da Enea Bastianini alla fine, finendo sesto ma riuscendo comunque a essere il miglior pilota non Ducati.
Durante i test successivi alla gara, il team ha deciso di concentrarsi sui lavori previsti, non prendendo in considerazione il problema del chattering. Tutti e cinque i piloti KTM avevano il compito di testare gli aggiornamenti preparati dalla casa madre, costringendo Binder a dover affrontare nuovamente il fastidioso problema.
Binder ha commentato: "Non possiamo provare tutto contemporaneamente. Avevamo un grande piano di test da completare. In particolare, abbiamo lavorato su un nuovo pacchetto aerodinamico che ci ha impegnato molto. Anche se non è sempre facile con i componenti aerodinamici, poiché mentre migliori in alcuni aspetti, perdi in altri".
L'effetto chattering si è ripresentato durante la sessione di test. Più andava avanti, più diventava intenso. Tuttavia, Binder e il suo team non hanno avuto la possibilità di concentrarsi esclusivamente su questo problema, poiché i test erano la priorità.
Nel pomeriggio, il team ha lavorato sul retrotreno della moto, cercando di migliorare la stabilità. Binder ha concluso la giornata al sesto posto, con un tempo di 1:36,6 minuti, 0,234 secondi dietro al più veloce Fabio Di Giannantonio. Con 64 giri completati, Binder è stato uno dei piloti più attivi della giornata.
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