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giovedì 2 maggio 2024

Esclusione di Andretti dalla F1: 12 membri del Congresso USA mandano una lettera a Liberty Media

 


Il fallimento delle trattative commerciali tra Andretti e Liberty Media, e la conseguente esclusione del team statunitense dalla Formula 1, hanno coinvolto anche la politica degli Stati Uniti. È emerso ieri sera che dodici membri del Congresso USA hanno inviato una lettera a Liberty Media, società detentrice dei diritti commerciali della Formula 1, chiedendo spiegazioni sui motivi che hanno portato all'esclusione di Andretti dal Circus.


Secondo quanto riportato dalla NBC, i membri del Congresso sono preoccupati "per le evidenti azioni anticoncorrenziali che potrebbero impedire a due società americane, Andretti Global e General Motors (GM), di produrre e competere in Formula 1". È importante sottolineare che Andretti ha stretto un accordo con la General Motors, che si è impegnata ad entrare in Formula 1 nel 2028, esclusivamente con il team statunitense.


Nella lettera, alla quale Liberty Media non ha ancora risposto, si invoca lo Sherman Act, la più antica legge antitrust degli Stati Uniti risalente al 1890. Si chiede polemicamente se l'esclusione di Andretti sia stata progettata per favorire i team europei a discapito della concorrenza statunitense (nonostante ci sia già un team americano, la Haas, nel Circus). In sostanza, si accusa Liberty Media di difendere un cartello: "È ingiusto e sbagliato tentare di bloccare l'ingresso di società americane in Formula 1, il che potrebbe violare le leggi antitrust americane".


Mario Andretti ha partecipato al lancio dell'iniziativa e ha tenuto una conferenza stampa di fronte al Campidoglio degli Stati Uniti per fare un ulteriore appello alla Formula 1: "Siamo pronti con tutto ciò che serve. Abbiamo tutta la passione e la determinazione necessarie. Dateci il via libera e lasciateci partecipare. Il nostro team fa parte di tutte le principali discipline automobilistiche del mondo. La Formula 1 è l'unica rimasta e noi vogliamo farne parte".


Il leader dell'iniziativa è il deputato repubblicano John James, ma i dodici membri provengono da entrambi gli schieramenti, testimoniando un sostegno bipartisan alla causa di Andretti. Il team è stato ufficialmente escluso perché la sua presenza "non apporterebbe valore al campionato", ma in realtà perché toglierebbe una fetta di torta degli introiti agli altri team. Liberty Media ha mascherato questa decisione dietro un politico "ridurrebbe gli spazi tecnici, operativi e commerciali degli altri concorrenti".


"Esternamente, ci si può chiedere: si tratta di una questione di denaro? Ci si può chiedere se la Formula 1 e Liberty Media stiano cercando di ottenere un accordo diverso, passando da 200 milioni di dollari (l'importo della tassa per partecipare al campionato, nda) a 1 miliardo di dollari con Andretti-Cadillac?", ha commentato James. "Nel frattempo, Andretti-Cadillac ha dimostrato il suo impegno, credo, con milioni di dollari al mese per prepararsi a rispettare gli standard di conformità. Speriamo di poter risolvere la questione per fare affari insieme con reciproco vantaggio. Ma se così non fosse, chiederemo una risposta alle nostre domande. Perché abbiamo l'obbligo di proteggere il consumatore americano e le aziende americane: coloro che cercano di approfittarne saranno chiamati a rispondere. Non si tratta solo di sostenere Andretti. Si tratta di sostenere gli americani".

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