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"Conosco già molte persone del team, e questo rende il lavoro più semplice e piacevole", ha dichiarato Ajo durante la presentazione virtuale di KTM il 30 gennaio. "Alcuni di loro hanno lavorato nei nostri progetti Moto3 e Moto2, e anche i piloti non sono nuovi per me: Brad Binder e Pedro Acosta hanno corso per noi per diversi anni. Con Maverick Viñales, inoltre, ho già collaborato in passato. Avere già familiarità con l'ambiente aiuta molto, soprattutto nelle fasi iniziali, perché entrambe le parti sanno cosa aspettarsi."
KTM schiererà nuovamente due squadre ufficiali in MotoGP con lo stesso design Red Bull. Il team factory vedrà in azione Binder e Acosta, mentre Tech3 avrà in squadra Viñales ed Enea Bastianini.
Ajo, nel suo team personale, aveva già iniziato a delegare alcune responsabilità al figlio Niklas lo scorso anno. "Io e mia moglie Hanna continuiamo a gestire l'azienda dietro le quinte, quindi ora posso dedicarmi ad altri compiti", ha spiegato Aki. "Le preparazioni invernali sono sempre una sfida per tutti i costruttori, perché il tempo è sempre meno. Tuttavia, a livello tecnico, siamo ben preparati e abbiamo avviato alcuni sviluppi interessanti per il futuro."
Nelle classi Moto3 e Moto2, Ajo ha sempre gestito ogni aspetto del team, inclusa la parte tecnica. Tuttavia, nel team ufficiale MotoGP, avrà uno staff tecnico di alto livello a supportarlo. Questo cambierà il suo ruolo?
"Il compito principale di un team manager è occuparsi di tutto ciò che riguarda la squadra in pista, inclusi i piloti", ha spiegato. "Ma il ruolo è ampio: include la comunicazione con la fabbrica, il team di test, le due squadre da gara e il top management. È fondamentale assicurarsi che tutto proceda nella direzione giusta."
Alla domanda se sia difficile adattarsi al fatto di non essere più il proprio capo, Ajo ha risposto con sicurezza: "Ovviamente è diverso, ma la sensazione è che i miei superiori siano gli stessi di prima. Pit Beirer è il responsabile delle corse KTM e c'è anche Jens Hainbach. Tuttavia, ogni progetto ha le sue peculiarità. Il primo passo è capire dove ci troviamo e poi lavorare su ciò che serve per migliorare."
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