F1 | Lawson in crescita: cosa c'è dietro il 16° posto in Bahrain secondo Mekies

Lawson

Il 16° posto di Liam Lawson nel GP del Bahrain può sembrare un piccolo passo avanti rispetto al 17° ottenuto in Giappone. Eppure, secondo il team principal dei Racing Bulls, Laurent Mekies, dietro questo miglioramento si cela un progresso ben più consistente di quanto i numeri lascino intendere.

Un passo avanti invisibile, ma concreto

«Sulla carta sembra un risultato simile a quello del debutto – ha spiegato Mekies – ma in realtà Liam ha fatto un enorme passo avanti. Il ritmo c'è, e si sta costruendo con costanza. Non vedo l’ora di vedere cosa potrà fare a Gedda, dove speriamo di mettere insieme tutti i pezzi nel modo giusto».

Il Bahrain non è stato un weekend facile per Lawson, protagonista di due contatti – uno con Lance Stroll, l'altro con Nico Hülkenberg – che gli sono costati due penalità e una gara tutta in salita. Nonostante ciò, il giovane neozelandese ha mostrato sprazzi di competitività, soprattutto in qualifica.

Le parole di Lawson: “Avevamo ritmo, ma troppe cose fuori posto”

A fine gara, Lawson ha commentato così il suo secondo weekend al volante dei Racing Bulls:
«Non ho toccato gli altri piloti di proposito, ma i commissari hanno preso la loro decisione. Dovremo analizzare tutto. È un peccato non avere un risultato che rifletta il nostro passo: eravamo forti in qualifica e anche nel passo gara, ma partendo dietro è difficile fare progressi. È stata una gara in cui molte cose non hanno funzionato».

Sguardo puntato su Jeddah

Il prossimo appuntamento in Arabia Saudita, su un tracciato cittadino veloce come quello di Jeddah, rappresenta per Lawson e per il team una nuova opportunità per convertire il ritmo mostrato in risultati concreti. Dopo due gare in crescita, l’obiettivo è chiaro: avvicinarsi alla zona punti e dimostrare tutto il potenziale della monoposto Racing Bulls.



Commenti