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«Sulla carta sembra un risultato simile a quello del debutto – ha spiegato Mekies – ma in realtà Liam ha fatto un enorme passo avanti. Il ritmo c'è, e si sta costruendo con costanza. Non vedo l’ora di vedere cosa potrà fare a Gedda, dove speriamo di mettere insieme tutti i pezzi nel modo giusto».
Il Bahrain non è stato un weekend facile per Lawson, protagonista di due contatti – uno con Lance Stroll, l'altro con Nico Hülkenberg – che gli sono costati due penalità e una gara tutta in salita. Nonostante ciò, il giovane neozelandese ha mostrato sprazzi di competitività, soprattutto in qualifica.
A fine gara, Lawson ha commentato così il suo secondo weekend al volante dei Racing Bulls:
«Non ho toccato gli altri piloti di proposito, ma i commissari hanno preso la loro decisione. Dovremo analizzare tutto. È un peccato non avere un risultato che rifletta il nostro passo: eravamo forti in qualifica e anche nel passo gara, ma partendo dietro è difficile fare progressi. È stata una gara in cui molte cose non hanno funzionato».
Il prossimo appuntamento in Arabia Saudita, su un tracciato cittadino veloce come quello di Jeddah, rappresenta per Lawson e per il team una nuova opportunità per convertire il ritmo mostrato in risultati concreti. Dopo due gare in crescita, l’obiettivo è chiaro: avvicinarsi alla zona punti e dimostrare tutto il potenziale della monoposto Racing Bulls.
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