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Alonso ha chiuso il GP di Jeddah al 11° posto, il “piazzamento più ingrato” secondo il due volte campione del mondo. Nonostante una prestazione di cuore, la vettura non è mai stata abbastanza competitiva per insidiare la top-10, con un gap che supera spesso il secondo al giro.
Alonso: «Ho dato tutto, ma non eravamo veloci. Con il ritiro di Tsunoda e Gasly e la penalità a Lawson, avremmo chiuso al 14° posto: è tutto dire…»
È raro per Alonso restare a secco di punti per così tanti round. L’ultima volta in McLaren-Honda nel 2017 i primi punti arrivarono al GP d’Azerbaijan (8° gara). Nel 2001, al debutto con la Minardi, non ne ottenne nemmeno uno.
2025: 0 punti, 17° nel mondiale
2024: quattro top-10 nei primi cinque GP
2023: quattro podi, tra cui due secondi posti
Lo spagnolo non nasconde lo scetticismo:
«Dobbiamo abituarci a soffrire. Quest’anno sarà davvero difficile conquistare punti.»
Nei prossimi appuntamenti – Miami, Imola e la lunga trasferta europea – la speranza è ridurre il gap grazie agli aggiornamenti aerodinamici in arrivo e a una strategia più aggressiva in qualifica.
Il team di Silverstone ha mostrato buone prestazioni con Lance Stroll (10 punti in due gare), ma deve chiudere il divario con le altre top-team. In casa si punta a:
Migliorare l’affidabilità delle componenti
Ottimizzare il bilanciamento della AMR25
Massimizzare il passo gara in condizioni di bassa temperatura
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