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Yuki Tsunoda ha conquistato i suoi primi punti iridati con Red Bull Racing nel GP del Bahrain. Ma il giapponese sa bene quanto il cammino accanto a Max Verstappen sia tutto in salita. Ecco cosa ha detto alla vigilia del weekend in Arabia Saudita.
Un confronto proibitivo: Max è il metro di paragone
Correre accanto a Max Verstappen è una delle sfide più complesse in Formula 1. Lo ha detto anni fa anche Eddie Jordan: «Il posto più ingrato in F1 è accanto a Max: è impossibile brillare al suo fianco».
E in effetti, le statistiche parlano chiaro. Verstappen ha avuto sette compagni di squadra sin dal suo debutto in F1, e nessuno è riuscito davvero a reggere il confronto:
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Gasly? 11:1 in qualifica.
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Albon? 25:1.
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Pérez? 80:10.
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Anche Tsunoda, finora, 2:0 in qualifica e gara.
Tsunoda: “Serve esperienza per capire questa macchina”
Yuki, 24 anni, ha ammesso quanto sia difficile adattarsi alla Red Bull RB21, una monoposto che, se non perfettamente bilanciata, può diventare difficile da domare:
“Il Racing Bulls è più facile da portare al limite. Il RB21, invece, ha bisogno di un set-up perfetto per sfruttare le gomme. Ha un margine molto più stretto.”
In pratica, secondo Tsunoda, il RB21 richiede una precisione estrema e un feeling che arriva solo con l’esperienza:
“Devo ancora imparare come scaldare le gomme nel modo giusto e trovare il bilanciamento ideale. Ma ogni weekend è un’opportunità per crescere.”
Obiettivo Arabia Saudita: piccoli passi, ma continui
Tsunoda vuole costruire sulle basi del Bahrain, dove ha centrato un solido nono posto. Niente rivoluzioni, ma:
“Voglio fare piccoli progressi gara dopo gara, senza forzare. Proveremo diverse regolazioni. A volte funzioneranno, altre no, ma è così che si impara.”
La sfida di Tsunoda è affascinante: migliorare, imparare e, magari un giorno, avvicinarsi al livello di Verstappen. Ma la strada è lunga, e il talento non basta: serve pazienza, precisione e tanto lavoro.
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