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giovedì 11 luglio 2024

Il tragico incidente di Mia Rusthen: la corsa più dura e lunga


  

Dopo il suo incidente quasi mortale a Misano, la ventiduenne norvegese affronta il percorso di recupero


Dopo il drammatico incidente del 15 giugno a Misano, la giovane norvegese Mia Rusthen sta attraversando il periodo più difficile della sua vita. La sua famiglia ha dichiarato: «Ritornare in salute sarà il premio finale».


Il destino di Mia Rusthen ha commosso i fan del motorsport di tutto il mondo. La ventiduenne è caduta a gran velocità alla curva 16 durante la prima gara del nuovo campionato mondiale di motociclismo femminile, schiantandosi contro le barriere di protezione. A causa di una grave lesione alla testa, è stata indotta in coma artificiale e sottoposta a un intervento chirurgico per ridurre la pressione sul cervello.


In queste condizioni, Mia è stata trasportata il 23 giugno in aereo e con assistenza medica intensiva a Oslo. Da allora si trova presso il Centro Ospedaliero Universitario Ulleval, che ospita il più grande reparto neurologico del paese.


Il 26 giugno, il portavoce della famiglia, il dottor Kare Lovstakken, ha fornito un aggiornamento sulle condizioni di Mia: «Ha ancora una buona muscolatura e quindi tutte le premesse per una riabilitazione di successo. Ha le risorse per farcela, ma il percorso è ancora lungo».


Ora, la famiglia di Mia ha condiviso alcuni dettagli sul suo recupero: «Dobbiamo esprimere ancora una volta la nostra gratitudine per la cura, il sostegno e l'affetto che sono stati rivolti a Mia e a noi. Mia è ancora in ospedale e si trova nel reparto di medicina fisica e riabilitazione. Lì è seguita da un team interdisciplinare specializzato. Questa sarà sicuramente la corsa più dura e lunga di Mia. L'obiettivo di tornare in salute sarà il premio finale. Infine, a tutte le ragazze che questo weekend gareggeranno a Donington Park: mostrate al mondo cosa significa la forza delle donne!»


La storia di Mia Rusthen è un potente richiamo alla resilienza e alla forza di volontà. Mentre il mondo del motorsport continua a seguirla con il cuore colmo di speranza, la giovane pilota norvegese combatte la sua battaglia più ardua, spinta dall'amore e dal sostegno di una comunità globale.

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