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Dopo appena 16 giri all’Autódromo Hermanos Rodríguez di Città del Messico, Alonso ha dovuto fermarsi per un problema di surriscaldamento del sistema di raffreddamento, causato probabilmente da alcuni detriti finiti nel radiatore. "Era qualcosa nei condotti, forse detriti, e ha portato la temperatura dei freni a livelli non più sicuri per proseguire," ha spiegato il pilota spagnolo.
Alonso ha cominciato a riscontrare problemi già al 13° giro, ma la situazione è precipitata e lo ha costretto a fermarsi solo tre giri dopo. La gara a Città del Messico è notoriamente impegnativa per le monoposto, anche a causa dell'altitudine elevata – oltre 2200 metri sul livello del mare – e della ridotta densità dell'aria, che rendono la gestione della temperatura ancora più complicata per le squadre.
Il weekend per Alonso è stato difficile fin dall'inizio: giovedì è stato costretto a rimanere in hotel a causa di un malessere, saltando la giornata dedicata ai media. Tuttavia, è riuscito a recuperare per venerdì, quando ha preso parte regolarmente alle prove. Anche in gara, il due volte campione del mondo era partito bene e si era avvantaggiato nel caos iniziale della partenza, trovandosi a un soffio dalla top ten con una prestazione sotto controllo.
Il problema di surriscaldamento – una delusione amara proprio per il GP che segna un traguardo storico. Per festeggiare il 400° Gran Premio, Alonso aveva sfoggiato un casco speciale, onorando un traguardo mai raggiunto da nessun altro pilota di Formula 1. Il secondo pilota con più gare all’attivo è Kimi Räikkönen, fermo a 353.
Nonostante la delusione, Alonso ha voluto ringraziare il pubblico e il team per il supporto: “Ho sentito molto affetto e rispetto da parte di tutti durante questo weekend. Nonostante il risultato, porto con me un sentimento positivo e sono fiducioso che faremo meglio in Brasile,” ha concluso.
Il prossimo appuntamento è il GP del Brasile, terzo evento consecutivo del Triple Header, che si terrà sul circuito di Interlagos già la prossima settimana.
Classifica finale del GP del Messico:
1. Carlos Sainz (Ferrari) – 1:40:55,800
2. Lando Norris (McLaren) – +4,705 s
3. Charles Leclerc (Ferrari) – +34,387
4. Lewis Hamilton (Mercedes) – +44,780
5. George Russell (Mercedes) – +48,536
6. Max Verstappen (Red Bull Racing) – +59,558
7. Kevin Magnussen (Haas) – +1:03,642
8. Oscar Piastri (McLaren) – +1:04,928
9. Nico Hülkenberg (Haas) – +1 giro
10. Pierre Gasly (Alpine) – +1 giro
11. Lance Stroll (Aston Martin) – +1 giro
12. Franco Colapinto (Williams) – +1 giro
13. Esteban Ocon (Alpine) – +1 giro
14. Valtteri Bottas (Sauber) – +1 giro
15. Guanyu Zhou (Sauber) – +1 giro
16. Liam Lawson (Racing Bulls) – +1 giro
17. Sergio Pérez (Red Bull Racing) – +1 giro
**Ritirati:**
- Alex Albon (Williams), incidente
- Yuki Tsunoda (Racing Bulls), incidente
- Fernando Alonso (Aston Martin), surriscaldamento
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