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Questa notizia ha suscitato tristezza non solo in Francia, ma anche tra molti appassionati di motorsport. Alpine, che fino a oggi ha impiegato motori Renault in Formula 1, ha annunciato il 12 novembre che, dal 2026, utilizzerà motori e trasmissioni Mercedes-AMG High Performance Powertrains. L'accordo con Mercedes durerà almeno fino alla fine del 2030, periodo previsto dal nuovo regolamento sui motori.
La decisione segna la fine di una lunga tradizione per Renault e Alpine in Formula 1, suscitando polemiche e perplessità all'interno del mondo automobilistico francese. In particolare, Gérard Larrousse, ex team principal della Renault in F1, ha espresso il suo disappunto, definendo "assurdo" l'idea di montare un motore Mercedes su una vettura Alpine. Le sue parole rispecchiano il malcontento di molti sostenitori francesi della Formula 1.
Anche i sindacati, che operano nel centro di Viry-Châtillon, dove si sviluppano i motori Renault, sono rimasti sbigottiti dalla decisione. Karine Dubreucq, rappresentante sindacale della zona, ha dichiarato alla stampa sportiva che la notizia è stata un "colpo alle spalle", un vero e proprio "tradimento". Il consiglio sociale ed economico di Renault ha condannato la scelta, parlando di un danno d'immagine irreparabile per Alpine e il gruppo Renault. I sindacati hanno chiesto al CEO Luca de Meo e al consiglio di amministrazione di annullare la decisione.
Nonostante le forti proteste interne, la scelta di abbandonare la produzione di motori in-house sembra irreversibile. Renault non ha ancora fornito dettagli su quale sarà il futuro dei lavoratori di Viry-Châtillon, che ora si trovano senza un progetto per lo sviluppo dei motori di Formula 1.
Flavio Briatore, figura chiave nelle recenti scelte di Alpine, è stato spesso accusato di essere il "cattivo" della situazione. Tuttavia, Briatore ha minimizzato il suo ruolo, dichiarando che le decisioni riguardanti il motore erano già state prese prima del suo coinvolgimento. La responsabilità, secondo lui, ricade su Luca de Meo, che ha spiegato la mossa come una scelta strategica per ridurre i costi legati allo sviluppo di un motore proprietario.
Molti nel paddock della Formula 1 temono che l'ingresso di Alpine come team cliente possa essere un primo passo verso la dismissione del marchio. Alcune voci suggeriscono addirittura che Renault potrebbe vendere la sua divisione di Formula 1, ma de Meo ha smentito queste ipotesi con fermezza, dichiarando che la società non ha intenzione di vendere la sua filiale.
In ogni caso, la decisione di Alpine segna una svolta importante nel panorama della Formula 1, con la Francia che sembra perdere un pezzo significativo della sua tradizione nel motorsport.
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