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All’inizio del 2024, la FIA aveva già dato il via libera al progetto Andretti-Cadillac, considerandolo valido e promettente. Tuttavia, la Formula 1 si era opposta, sostenendo che un undicesimo team non avrebbe portato abbastanza valore aggiunto al campionato. La decisione era stata giustificata con toni freddi: «Non crediamo che il team proposto possa essere competitivo né che contribuisca significativamente al nostro sport».
La reazione della comunità dei fan fu immediata. Molti si chiesero come un nome leggendario come Andretti, supportato da un colosso come General Motors, potesse essere ritenuto "non abbastanza". Al contrario, si evidenziavano i dubbi sul reale contributo di squadre come Haas, già presenti nel campionato.
Nonostante l’apparente ostracismo, Michael Andretti non si è arreso. Convinto della solidità del suo progetto, ha continuato a lavorare per preparare la sua squadra al grande salto. Ad aprile, Andretti ha inaugurato una nuova sede operativa a Silverstone, nel cuore del motorsport britannico, dimostrando un impegno concreto nel costruire una base europea indispensabile per attrarre i migliori talenti e competere ai massimi livelli.
La svolta nel destino di Andretti è avvenuta grazie a tre fattori principali:
Un nuovo management per Andretti Global
Michael Andretti ha scelto di fare un passo indietro dalla gestione diretta del progetto, affidandola a Dan Towriss, un manager esperto presente anche nel paddock di Las Vegas. Questa mossa ha migliorato la percezione della squadra come un’operazione professionale e ben strutturata.
Cambiamenti ai vertici di Liberty Media
L’uscita di Greg Maffei, CEO di Liberty Media, proprietaria della Formula 1, ha eliminato una figura ostile al progetto Andretti. Mario Andretti aveva raccontato di aver ricevuto parole dure da Maffei, che si sarebbe opposto personalmente all’ingresso del figlio Michael in Formula 1. Con il suo addio, l’ostacolo principale sembra essere stato rimosso.
Un nuovo approccio dai team principali
Anche i team della griglia hanno ammorbidito le loro posizioni. Toto Wolff, team principal di Mercedes, ha recentemente dichiarato: «L’ingresso di General Motors rappresenterebbe un enorme beneficio per il nostro sport. Un’operazione del genere migliorerebbe la popolarità e i ricavi della Formula 1, e nessuno potrebbe opporsi».
Il progetto Andretti prevede un ingresso iniziale nel 2026 con un motore clienti, probabilmente fornito da Honda, con cui Andretti ha una lunga storia di collaborazione. Dal 2028, però, il team potrebbe competere come Cadillac, utilizzando un motore sviluppato internamente da General Motors.
L’impegno mostrato fino a oggi, unito al supporto di un partner tecnologico di livello mondiale, segna un capitolo entusiasmante per il motorsport. L’ingresso di Andretti e Cadillac promette di portare innovazione, competizione e ulteriore visibilità alla Formula 1, mantenendo viva la tradizione della famiglia Andretti nella categoria regina.
Se tutto procederà come previsto, il 2026 sarà l’anno in cui vedremo finalmente il nome Andretti di nuovo sulla griglia di partenza, questa volta come team ufficiale.
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