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Questo investimento rappresenta il primo grande passo del Qatar in un team di Formula 1, un impegno che segue la strategia del Paese di espandere la propria presenza negli sport internazionali, come dimostra anche la proprietà del celebre Paris Saint-Germain attraverso il Qatar Sports Investments.
Audi ha già avviato da tempo i preparativi per il suo ingresso in Formula 1. La Audi Formula Racing GmbH (AFR), con sede a Neuburg an der Donau, è responsabile dello sviluppo della Power Unit, che includerà motore a combustione, motore elettrico, batteria e elettronica di controllo. Adam Baker, CEO di AFR, ha dichiarato:
«Dopo soli due anni, la nostra Power Unit è operativa al banco di prova, simulando intere distanze di gara. Il nostro team ha raggiunto risultati significativi, e l’esperienza raccolta sta già contribuendo alle fasi successive dello sviluppo.»
Anche il direttore tecnico Stefan Dreyer ha sottolineato l’ambiziosa modernizzazione delle infrastrutture: «Abbiamo ampliato e modernizzato i nostri banchi di prova, raggiungendo oggi 22 stazioni all’avanguardia. Simuliamo gare su circuiti come Spielberg, Singapore e Las Vegas, per ottimizzare il motore a combustione e i sistemi di recupero energia (ERS).»
L’ingresso del fondo sovrano del Qatar porta risorse finanziarie e visibilità al progetto Audi, alleggerendo il peso economico di una competizione tecnologica così impegnativa. In un contesto in cui i produttori tedeschi affrontano difficoltà nel giustificare investimenti di tale portata, il supporto del Qatar rappresenta un vantaggio strategico.
Con l’acquisizione del 30% da parte del QIA, Audi si unisce ad altre realtà del motorsport che già collaborano con fondi sovrani del Medio Oriente, come McLaren e Ferrari.
Il debutto di Audi in Formula 1 sarà accompagnato da grandi aspettative. Baker e Dreyer hanno confermato che il progetto si sta sviluppando rispettando tutti i tempi previsti e che il team è impegnato al massimo per presentarsi competitivo fin dalla prima gara.
«La nostra priorità è garantire una performance ottimale del veicolo completo, unendo ogni componente con la massima efficienza. La sfida tecnologica è immensa, ma la squadra è motivata e supportata da partner di grande esperienza», ha concluso Dreyer.
Audi, insieme al sostegno del Qatar, punta a lasciare il segno nella massima categoria del motorsport, con una Power Unit "Made in Germany" e un progetto che mira a competere ai massimi livelli già dal 2026.
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