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Ducati ha dominato la MotoGP con numeri impressionanti: 19 vittorie su 20 Gran Premi e 17 su 20 Sprint Race, con i piloti Jorge Martín, Pecco Bagnaia, Marc Márquez ed Enea Bastianini a occupare i primi quattro posti della classifica piloti. Il titolo piloti è andato a Jorge Martín del team privato Pramac Ducati, mentre il team Lenovo Ducati si è aggiudicato la classifica a squadre. In cima alla classifica costruttori, Ducati ha concluso con 722 punti, ben 395 in più di KTM, seconda.
Nonostante il titolo sia andato a un pilota del team satellite, Dall’Igna ha sottolineato come questo successo rifletta la filosofia Ducati: "La forza del nostro progetto risiede nell’impegno collettivo e nella continuità. Martín ha scritto un capitolo straordinario della nostra storia, ma anche Bagnaia ha vissuto un anno eccezionale, dimostrando che la competizione interna spinge entrambi a migliorarsi. È esattamente ciò in cui crediamo."
Una Desmosedici per tutti
Il successo della Desmosedici non risiede solo nella velocità, ma anche nella sua adattabilità a diversi stili di guida. Dall’Igna ha posto grande enfasi sull’equità tra i piloti, rifiutando categoricamente ogni forma di favoritismo: "Questo è uno sport, e il migliore deve vincere. Abbiamo mantenuto la parità tecnica tra i nostri piloti, senza alcuna innovazione che favorisse uno rispetto all’altro. Le critiche su presunte preferenze per Bagnaia sono infondate, e Martín stesso ha più volte confermato di non sentirsi svantaggiato."
Addio a Pramac, nuovi capitoli all’orizzonte
La stagione 2024 segna anche la fine di un’era: dopo 20 anni di collaborazione, il team Pramac Racing passerà a Yamaha. "Il miglior modo per salutare Pramac è con una vittoria," ha detto Dall’Igna, ringraziando Paolo Campinoti e il suo team per due decenni di successi condivisi.
Trionfi su più fronti
Oltre al dominio in MotoGP, Ducati ha brillato anche nelle competizioni derivate di serie. Nella Supersport, Adrian Huertas ha conquistato il titolo piloti e il costruttore, mentre in Superbike, Ducati ha vinto i titoli costruttori e squadre con il team Aruba, mancando però il titolo piloti, andato a Toprak Razgatlioglu su BMW.
Con una stagione trionfale alle spalle e nuove sfide in vista, Ducati e Gigi Dall’Igna continuano a dimostrare che l’innovazione, la sportività e il lavoro di squadra sono il motore del loro successo.
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