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F1 2026: Cadillac e Andretti, Ralf Schumacher punta su Mick per il nuovo team

A partire dal 2026, la Formula 1 accoglierà un undicesimo team: Cadillac, marchio di General Motors, farà il suo ingresso nella massima categoria del motorsport, gestito dalla struttura di Andretti Global. Per Ralf Schumacher, ex pilota e oggi opinionista, questa è un'opportunità ideale per suo nipote, Mick Schumacher.

Un nuovo team per la Formula 1

La notizia era attesa da tempo. Dopo l’approvazione della FIA a inizio 2024, è arrivato il consenso anche da parte della Formula 1 per l’ingresso di Andretti Global. Il team correrà sotto il marchio Cadillac, sostenuto dal colosso automobilistico General Motors, che sta lavorando allo sviluppo di un motore per la F1. Questo propulsore sarà pronto solo nel 2028, e fino ad allora Cadillac utilizzerà motori clienti, con trattative in corso con Ferrari e Honda.

L’ingresso di un nuovo team non è stato semplice, dato il forte scetticismo iniziale di Formula One Management (FOM) e dei team esistenti. Tuttavia, diversi fattori hanno contribuito al cambio di rotta:

  1. Michael Andretti, inizialmente figura centrale del progetto, ha delegato la gestione operativa a Dan Towriss, un cambiamento che ha rassicurato il paddock.
  2. Greg Maffei, CEO di Liberty Media e oppositore dell’ingresso di Andretti, ha lasciato il suo incarico.
  3. I team hanno riconosciuto che l’ingresso di un nome come Cadillac, supportato da General Motors, rappresenta un’opportunità per aumentare la popolarità globale della Formula 1.

L’opinione di Ralf Schumacher

Ralf Schumacher, sei volte vincitore in Formula 1 e oggi esperto per Sky, vede questa evoluzione come un segnale positivo:
«L’ingresso di General Motors è un messaggio importante per la Formula 1. Quando un gigante come GM decide di investire in questo sport, è una conferma della sua crescita. Inoltre, un undicesimo team significa due posti in più per i giovani piloti, e sappiamo quanto sia difficile trovare spazio con soli 20 posti disponibili.»

Schumacher crede che l’ingresso di Cadillac sarà una sfida complessa, ma alla portata del colosso americano:
«Lo sviluppo di un motore richiederà tempo, ma General Motors ha le risorse per riuscire. Sarà fondamentale avere una base solida sin dall’inizio, e per questo serviranno piloti esperti che possano guidare lo sviluppo del team.»

Mick Schumacher, il candidato ideale?

Non sorprende che Ralf Schumacher abbia colto l’occasione per promuovere il nome di suo nipote Mick, attualmente senza un sedile in Formula 1 dopo la fine dell’esperienza con Haas e il ruolo di riserva per Mercedes.

«Sono certo che GM voglia puntare su piloti americani, ma il livello dell’IndyCar non è paragonabile a quello della F1. È improbabile che emergano talenti immediatamente pronti per la massima categoria. Serve una figura di riferimento, qualcuno di comprovata esperienza su cui il team possa contare. E Mick è quel pilota.»

Un’opportunità concreta?

Mick Schumacher ha già dimostrato di essere un pilota capace, soprattutto nello sviluppo tecnico, grazie alla sua esperienza come collaudatore per Mercedes. Per un team al debutto come Cadillac, avere un pilota con il suo bagaglio di conoscenze potrebbe essere una scelta strategica.

Con il supporto di General Motors e l’esperienza di Andretti Global, Cadillac ha il potenziale per diventare una realtà competitiva in Formula 1. E per Mick Schumacher, il 2026 potrebbe rappresentare l’occasione giusta per rilanciare la sua carriera.

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