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Il contratto con Yamaha Racing è stato per lungo tempo una questione in sospeso. La priorità per la casa giapponese era concentrarsi sul progetto "Pramac", che richiedeva enormi risorse sia sul piano tecnico che organizzativo, visto il coinvolgimento di un nuovo team cliente che avrebbe dovuto essere fornito di materiale identico a quello delle moto ufficiali. Fernandez, che ha atteso pazientemente una risposta definitiva, ha riconosciuto la complessità della situazione: "È difficile, perché hanno tanto lavoro con i ragazzi di Pramac, con un nuovo team e un nuovo progetto per il 2025", ha commentato lo spagnolo.
La svolta è arrivata durante un test ufficiale della MotoGP, a cui Fernandez ha potuto assistere come spettatore. In quella sede è stato finalmente annunciato che Fernandez diventerà il nuovo test driver di Yamaha. Sebbene non siano stati ancora definiti tutti i dettagli, è certo che Cal Crutchlow, che nel 2024 non correrà a causa di problemi di salute, manterrà il suo ruolo di pilota di punta, mentre Andrea Dovizioso avrà un impegno regolare con il team. Con Fernandez, Crutchlow e Dovizioso, Yamaha avrà così una squadra di tre test driver, in linea con quanto sta facendo Honda, che schiererà Espargaro, Bradl e Nakagami.
Fernandez, quindi, non si limiterà a un ruolo da collaudatore, ma sarà anche il pilota di riserva, assumendo il compito di correre in alcune gare come wild card. "Farò tutte le wild card possibili. Sei sono previste, quindi parteciperò a tutte e sei le gare", ha dichiarato Fernandez. Il calendario delle wild card sarà definito nelle prossime settimane.
Anche se il suo futuro in Yamaha è ora sicuro, il 27enne non ha ancora una data precisa per il suo primo test con la YZR-M1. "Speriamo di poter fare qualche prova già prima della fine dell'anno, a dicembre. Non è confermato, ma stiamo lavorando duramente per organizzare il primo test con la nuova moto nel 2024", ha aggiunto Fernandez.
Nonostante l'entusiasmo per il nuovo incarico, Fernandez non ha nascosto una certa frustrazione nel vedere gli altri piloti provare le moto senza poter essere in pista lui stesso: "Sono pronto per questo nuovo progetto, è un ruolo diverso. Sono convinto che, con l'esperienza degli altri, come Cal e Dovi, faremo ulteriori progressi. Ma è difficile vedere le moto testare e non essere io a correre".
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