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La Formula 1 vive un momento di straordinaria popolarità, con nuovi circuiti che offrono spettacolo e investimenti miliardari. Località come Arabia Saudita, Qatar e Las Vegas rappresentano esempi di come la F1 si stia spostando verso mercati in crescita e finanziariamente più appetibili. Tuttavia, questa espansione mette a rischio i circuiti storici europei, dove il sostegno finanziario non sempre è garantito.
Domenicali ha annunciato che a partire dal 2026 molti circuiti europei inizieranno a ruotare, correndo a turno per mantenere vivo l’equilibrio tra tradizione e innovazione. Questo cambiamento è già visibile con la recente estensione dei contratti per alcune piste iconiche, come Monte Carlo e Monza, fino al 2031, mentre altri circuiti come Zandvoort e Spa-Francorchamps potrebbero alternarsi dal 2026.
La decisione di garantire il futuro di Monza fino al 2031 ha avuto un impatto diretto su Imola, che si trova ora in una posizione precaria. Domenicali ha confermato che difficilmente ci saranno due Gran Premi nello stesso Paese in Europa, una politica che mette Imola in svantaggio rispetto al circuito brianzolo, simbolo del motorsport italiano dal 1950.
La sopravvivenza di Monza è stata possibile grazie all’impegno del governo italiano, della regione Lombardia e dell’Automobile Club d’Italia (ACI), che hanno garantito investimenti per modernizzare l’autodromo. Monza rappresenta "il cuore dello sport automobilistico", ha dichiarato Domenicali, elogiando l’incomparabile atmosfera creata dai Tifosi.
Imola, dal canto suo, ha un contratto valido fino al 2026, ma le prospettive di un rinnovo a lungo termine appaiono incerte. Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, ripristinato durante la pandemia nel 2020, ha goduto di un notevole successo, ma potrebbe non essere sufficiente a garantirne la permanenza nel calendario in una Formula 1 sempre più globalizzata.
Il futuro dei Gran Premi europei dipenderà anche da scelte simili a quelle fatte per Spagna e Olanda. Nel caso spagnolo, Barcellona sarà sostituita da Madrid a partire dal 2026, con un accordo fino al 2035, nonostante il contratto del Circuit de Catalunya scada solo nel 2026. Questo esempio mostra come la F1 stia favorendo circuiti capaci di offrire garanzie economiche e infrastrutture all’avanguardia.
Anche Zandvoort e Spa-Francorchamps, che al momento hanno contratti validi fino al 2025, rischiano di entrare in un regime di rotazione, ospitando il Gran Premio solo a intervalli biennali.
Con nuovi contratti che si estendono fino al 2030 e oltre, il calendario della Formula 1 si allontana sempre più dall’Europa. Paesi come Bahrain, Arabia Saudita e Qatar hanno siglato accordi di lunga durata, mentre località come Las Vegas e Miami continuano a rappresentare mercati strategici per la crescita della Formula 1.
L’elenco delle gare con contratti in essere dimostra come il focus della Formula 1 sia sempre più globale, spingendo gli organizzatori europei a fare i conti con risorse limitate e una competizione sempre più agguerrita.
Il rinnovo di Monza fino al 2031 rappresenta una vittoria per i tifosi italiani, ma mette Imola in una posizione delicata. Mentre la Formula 1 si prepara a un futuro sempre più internazionale, i circuiti storici europei dovranno reinventarsi per rimanere rilevanti in un contesto che privilegia mercati emergenti e investimenti a lungo termine. Per Imola, il tempo stringe: il destino del Gran Premio dell’Emilia-Romagna sarà probabilmente deciso nei prossimi mesi.
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