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Johann Zarco: «Gli ingegneri sono più intelligenti»


Johann Zarco, pilota del team LCR Honda, ha concluso il test MotoGP a Barcellona con il decimo tempo. Durante questa giornata di prove, il francese ha riflettuto sulle sfide tecniche e personali che lo aspettano per tornare sul podio in futuro.

Nel suo primo anno con Honda, Zarco ha accumulato 55 punti, piazzandosi 17° nella classifica generale. L’obiettivo principale era contribuire allo sviluppo della RC213V, una moto che ha faticato a competere con le rivali. Nonostante le difficoltà, Zarco ha mostrato miglioramenti nell’ultima parte della stagione, specialmente nelle qualifiche.

Durante il test post-stagione, Zarco ha lavorato con un nuovo prototipo di moto. «È stata una giornata positiva in buone condizioni», ha dichiarato. Tuttavia, il nuovo modello non ha portato i risultati sperati. «Abbiamo capito che non dobbiamo continuare su questa strada nei test di febbraio», ha spiegato. Tornando al vecchio modello, Zarco ha trovato il giusto feeling, riuscendo a completare run brevi ma produttivi.

Honda si sta concentrando su diverse aree critiche per migliorare la competitività della RC213V. Zarco ha identificato due aspetti fondamentali: la potenza del motore e il grip della ruota posteriore. «Il motore deve essere più performante per consentirci di competere nei rettilinei e migliorare le opportunità di sorpasso in frenata», ha detto. Inoltre, il grip posteriore rimane un problema, influendo negativamente sull’accelerazione e sulla frenata.

Un’altra priorità è l’aerodinamica. Il nuovo telaio testato non ha offerto miglioramenti significativi: «Non ha risolto i nostri principali punti deboli. Anche se non siamo stati molto più lenti, continuiamo a essere dietro alla Ducati.»

Nonostante una stagione difficile, Zarco si dice soddisfatto della propria crescita come pilota. «Ho imparato che anche nei momenti difficili si può lavorare su sé stessi», ha raccontato. Ha sottolineato l’importanza di lasciare agli ingegneri la gestione degli aspetti tecnici: «Se i migliori ingegneri giapponesi non trovano le risposte, non possiamo certo farlo noi piloti. Non siamo più intelligenti di loro, e sono felice di essere un pilota», ha scherzato.

Zarco ha ammesso di aver imparato molto dai suoi risultati meno brillanti con Honda, soprattutto grazie alla minore pressione rispetto al passato. «Questi momenti mi hanno permesso di cambiare approccio e di migliorare in diversi aspetti», ha detto. Tuttavia, è consapevole che c’è ancora spazio per crescere: «La mia sfida personale è continuare a migliorare, ritrovare il giusto feeling e tornare a lottare per il podio.»

Durante il test a Barcellona, Zarco ha chiuso al decimo posto con un ritardo di 0,813 secondi dal leader Alex Márquez (Ducati). Fabio Quartararo (Yamaha) e Francesco Bagnaia (Ducati) hanno completato la top 3. La giornata ha evidenziato ancora una volta il divario tra Honda e le moto di punta, ma Zarco rimane determinato a lavorare sodo durante l’inverno per portare la RC213V a un livello competitivo.

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