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Sensazioni migliorate sulla Yamaha R1
Rea ha trascorso i due giorni di test lavorando intensamente per migliorare il feeling con la moto. «Ho cercato di trovare più fiducia in alcune aree, testando molte configurazioni del telaio e nuove idee. Alla fine sono andato a caccia del tempo, ma con il sole al tramonto in alcuni tratti della pista era complicato», ha raccontato Rea. «Sembrava di avere un angelo e un diavolo sulle spalle: l’angelo mi diceva che era tardi, che i ragazzi volevano chiudere la giornata. Ma avevo una buona sensazione e ho voluto spingere.»
Durante il secondo giorno, Rea ha montato gomme da qualifica, sia al mattino che nel pomeriggio, per testare i limiti della moto in configurazione da gara. «Con le gomme da qualifica è fondamentale sentirsi a proprio agio. Altrimenti spingi troppo e fai errori, come mi è successo lo scorso anno. Ora tutto sembra più sotto controllo.»
Focus su trazione e motore
Nonostante i progressi, Rea ha individuato alcune aree su cui Yamaha deve ancora lavorare. «Il nostro obiettivo principale è migliorare la trazione meccanica e il grip. Anche l’elettronica per la frenata del motore ha bisogno di essere affinata. Yamaha sta sviluppando nuove idee, inclusi aggiornamenti software, e continuiamo a cercare più potenza. Yamaha non ha mai smesso di lavorare su questo.»
Uno sguardo al futuro
Rea si è detto soddisfatto di due giorni senza problemi tecnici, con un meteo favorevole e un’ottima atmosfera nel team. Il pilota nordirlandese guarda già ai prossimi test, che si svolgeranno a fine gennaio a Jerez e Portimão: «Ora che abbiamo una buona base, possiamo iniziare a provare nuove idee e componenti a gennaio. È sempre meglio finire in cima alla classifica, ma sono comunque molto soddisfatto del lavoro fatto.»
Classifica finale del secondo giorno di test
Con il ritmo mostrato nei test e un team determinato a migliorare, Jonathan Rea promette di essere uno dei protagonisti della prossima stagione Superbike.
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