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Il procedimento, comunicato martedì dal Kreditschutzverband (KSV) 1870, si basa sulla normativa europea sulla ristrutturazione (ReO), entrata in vigore il 17 luglio 2021. Tra le prime scadenze, i creditori obbligazionari e quelli muniti di certificati di credito dovranno registrare le proprie richieste entro il 31 gennaio 2025 presso il tribunale di Wels e inviare una copia al debitore. Entro il 27 dicembre 2024, la Pierer Group dovrà presentare un piano di ristrutturazione, elaborato con il supporto del commissario designato, l’avvocato Thomas Zeitler, coadiuvato dal suo collega Norbert Mooseder.
Questo speciale meccanismo viene attivato quando un’azienda è in pericolo di insolvenza imminente ma non ancora incapace di pagare i propri debiti. Il debitore è tenuto a sviluppare un piano che descriva dettagliatamente come intende garantire la continuità aziendale e quali misure adotterà per far fronte alle difficoltà finanziarie.
Il piano deve essere approvato dai creditori coinvolti, che vengono selezionati in base alla loro rilevanza per la sopravvivenza dell’azienda e per l’attuazione del piano stesso. I creditori non coinvolti continuano a ricevere il pagamento integrale delle loro richieste, inclusi i dipendenti per quanto riguarda salari e stipendi.
La procedura, che è conforme al regolamento europeo sull’insolvenza, rappresenta un’opportunità per le aziende con beni e interessi in più Paesi UE, garantendo il riconoscimento delle decisioni anche oltre i confini nazionali.
La KTM AG, controllata dalla Pierer Mobility Group, si trova ora a un passo dall’insolvenza. Secondo il KSV, è previsto il ricorso a un procedimento di ristrutturazione con amministrazione autonoma. La società ha stimato un fabbisogno finanziario di diverse centinaia di milioni di euro per stabilizzare la situazione. Oltre alla KTM AG, sono coinvolte anche le sue controllate KTM Components GmbH e KTM F&E GmbH.
Negli ultimi mesi, Pierer Mobility ha avviato negoziati con grandi azionisti, banche e potenziali investitori per coprire il deficit finanziario. La situazione è peggiorata drasticamente: la società, che nel 2022 aveva una posizione debitoria netta di 300 milioni di euro, è ora gravata da debiti per 1,5 miliardi di euro.
Il deterioramento finanziario si riflette anche sul valore azionario di Pierer Mobility. Il 26 novembre il titolo è sceso temporaneamente sotto gli 8 euro, un calo drastico rispetto ai più di 60 euro registrati solo un anno fa.
L’obiettivo dichiarato della Pierer Mobility Group è garantire la sostenibilità a lungo termine della KTM e delle sue controllate. Sebbene la situazione sia critica, il processo di ristrutturazione offre un’opportunità di recupero, ma richiederà un forte impegno nella riduzione del debito e nella ricostruzione della fiducia tra creditori e investitori.
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