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La scena è iniziata con una domanda curiosa di un giornalista olandese all’ingresso del paddock del Las Vegas Strip Circuit: «È vero che avete preso un gatto?» – «Sì, è vero.» – «Avete già scelto un nome?» – «Sì, Donatello.»
Mentre Max e la sua compagna Kelly affrontano la gioiosa routine che accompagna l’arrivo di un nuovo animale domestico, il resto del calendario della Formula 1 appare decisamente più rilassato per il campione della Red Bull. Con tre Gran Premi ancora da disputare (Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi) e un massimo di 86 punti in palio, il vantaggio di 62 lunghezze su Lando Norris non lascia spazio a troppi dubbi: Verstappen è ormai a un passo dalla storia.
La sua postura rilassata lo dice chiaramente: se il titolo arriva a Las Vegas, bene. Altrimenti, nessun problema, ci sarà il deserto del Qatar o Yas Island ad Abu Dhabi a completare il compito.
L’atmosfera nel paddock non ruota più intorno alla domanda se Verstappen vincerà il titolo, ma solo a quando lo farà.
Se tutto andrà come previsto, Verstappen raggiungerà un’élite di leggende della Formula 1. Solo Michael Schumacher, Lewis Hamilton (7 titoli ciascuno) e Juan Manuel Fangio (5) avranno più mondiali di lui. Eguaglierà invece Alain Prost e Sebastian Vettel, fermandosi per ora a quota quattro.
Verstappen entrerà anche in un club esclusivo di piloti con almeno quattro titoli consecutivi, composto da Fangio, Schumacher, Hamilton e Vettel.
Durante le interviste al paddock di Las Vegas, Max ha condiviso le sue riflessioni: «Negli ultimi Gran Premi non abbiamo avuto il giusto ritmo sull’asciutto. Non è che ora tutto sia risolto solo perché in Brasile abbiamo vinto sotto la pioggia. È stata una vittoria importante per la mia posizione in campionato, ma non abbiamo ancora la macchina più veloce.»
Riguardo al weekend di gara, Verstappen aggiunge: «Spero solo che possiamo essere competitivi. Nessuno sa ancora come le basse temperature influenzeranno il comportamento degli pneumatici. Lo scopriremo nelle prove libere.»
Per quanto riguarda la pressione legata alla possibile decisione del titolo: «La pressione è sempre la stessa: voglio fare bene ogni weekend. Voglio divertirmi a guidare e lottare per le posizioni di vertice. Il campionato non è ancora deciso, quindi dobbiamo continuare a raccogliere punti.»
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