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In Formula 1, le opportunità di testare durante la stagione sono limitate, salvo casi speciali come le prove per i nuovi pneumatici Pirelli. Tuttavia, il regolamento impone che ogni team offra a un giovane pilota la possibilità di guidare in due sessioni di prove libere del venerdì. Questo significa che almeno una volta a stagione ogni pilota titolare deve cedere il posto.
Con il finale di stagione ad Abu Dhabi, le scuderie che non hanno ancora completato questi obblighi hanno l’ultima opportunità per farlo. Gli appuntamenti sprint, come quello di Losail in Qatar, non permettono l’impiego dei giovani piloti, lasciando quindi questo spazio alle gare tradizionali.
In questa occasione, Red Bull ha deciso di far scendere in pista Isack Hadjar sulla RB20, permettendo a Verstappen di osservare dai box. Hadjar aveva già avuto una prima occasione a Silverstone, guidando l'auto di Sergio Pérez, e ora toccherà al tre volte campione del mondo cedere il posto.
Non è una novità per Verstappen: anche nel 2023 aveva saltato la prima sessione di prove libere di Abu Dhabi, in cui al suo posto era salito il pilota del simulatore Jake Dennis.
Anche altre scuderie daranno spazio ai giovani talenti durante le prove di Abu Dhabi. Williams metterà al volante Luke Browning, pilota inglese di 22 anni, al posto di Alexander Albon. Browning parteciperà anche ai test post-stagione per il team britannico.
Aston Martin affiderà la vettura al giovane americano Jak Crawford, mentre Ferrari darà un’opportunità all’italiano Antonio Fuoco. McLaren, invece, dovrebbe schierare il messicano Pato O’Ward. Tutti gli altri team hanno già completato i loro obblighi relativi ai rookie durante la stagione.
La sessione di Abu Dhabi non sarà solo un'opportunità per questi giovani di mettersi in mostra, ma anche un momento di valutazione per le squadre, che potrebbero individuare in queste promesse i futuri protagonisti della Formula 1.
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