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L’anno scorso, Hülkenberg ha sofferto nella città del peccato: un errore in qualifica lo relegò al 13° posto in griglia, seguito da un ritiro per guasto al motore. Quest'anno, Nico arriva determinato, spinto anche dalla battaglia nel mondiale costruttori tra Alpine, Haas e Racing Bulls per il sesto posto finale. I tre team sono separati da appena sei punti: Alpine è a quota 49, Haas segue con 46, mentre i Bulls chiudono a 44.
Alpine ha recentemente lasciato il paddock a bocca aperta con un risultato straordinario a Interlagos: Esteban Ocon secondo, Pierre Gasly terzo. Questo exploit ha permesso al team francese di raccogliere più punti in una sola gara di quanti ne avesse ottenuti nei 25 GP precedenti.
Il successo ha anche implicazioni economiche significative, come sottolineato dal consulente Flavio Briatore:
"La differenza tra finire sesti e noni nel mondiale costruttori è enorme: quasi 30 milioni di dollari, per l’esattezza 29,2 milioni."
Hülkenberg, però, non si perde d’animo:
"In una battaglia così serrata a centro classifica, devi massimizzare ogni opportunità. Alpine ha fatto un lavoro eccezionale in Brasile, ma noi no. Sono comunque fiducioso che possiamo riprenderci il sesto posto: abbiamo dimostrato di avere velocità nelle ultime dieci gare, e credo che possiamo farcela."
Parlando del circuito di Las Vegas, Hülkenberg riflette sui punti chiave:
"So che devo fare attenzione alla curva 3, dove l’anno scorso ho sbagliato in qualifica. Su questo tracciato è fondamentale avere una buona trazione in uscita dalle curve lente, molte delle quali portano a lunghi rettilinei. Per questo corriamo con ali molto scariche, ma dobbiamo trovare un compromesso bilanciato. Inoltre, sarà cruciale far funzionare le gomme nonostante le basse temperature."
Un tema che ha catalizzato l’attenzione del paddock è stato il cambio alla guida della direzione gara: Niels Wittich è stato sostituito da Rui Marques, che debutterà come direttore di gara proprio a Las Vegas.
Hülkenberg ammette la sorpresa generale:
"Questo cambiamento ha sorpreso tutti. Penso che Niels abbia fatto un buon lavoro ed è sempre stato diretto con noi piloti. Non so cosa sia successo dietro le quinte, ma ora dobbiamo abituarci al nuovo approccio di Marques. Ogni persona è diversa, e magari avrà opinioni differenti su quando introdurre una Virtual Safety Car o una bandiera rossa."
Nonostante l’incertezza, il veterano dei GP con 224 presenze all’attivo rimane concentrato sulla sua missione: riportare Haas davanti a Racing Bulls e Alpine in quella che si preannuncia come una battaglia serrata fino alla fine della stagione.
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