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Tsunoda ha raccontato l'accaduto durante la conferenza stampa post-gara: «I miei ingegneri mi hanno detto: c'è un biber. Ma perché ci sarebbe un biber nel Medio Oriente? Come è possibile? Ok, forse è una sorpresa dovuta al riscaldamento globale che sta portando cose interessanti sulla Terra». Naturalmente, l'oggetto sulla pista non era un castoro, ma un specchio staccato dalla Sauber di Valtteri Bottas.
L'equivoco è facilmente spiegabile, poiché in inglese "mirror" (specchio) e "beaver" (castoro) suonano in modo simile, e il rumore della radio in pista può aver contribuito al fraintendimento. Quindi, nessun castoro nel deserto qatariota!
A proposito di fauna, in Qatar, oltre all'antilope Oryx, che è l'animale nazionale, vivono solo pochi mammiferi. Il clima desertico ospita specie come sciacalli, lepri, ricci del deserto, volpi, iene e gazzelle, ma nessun castoro. Un animale che potrebbe ricordare il castoro, però, è il marmotta, che in Canada è un frequentatore abituale delle piste da corsa, come nel Gran Premio di Montreal, dove le marmotte sono comuni.
Tornando alla gara, per Tsunoda non è stata una giornata fortunata. Il giapponese ha concluso il Gran Premio in 13ª posizione. «È stata una gara difficile. Abbiamo avuto un buon inizio e sapevamo che quella era la nostra miglior opportunità per guadagnare posizioni. Ma poi ci è mancato il ritmo e abbiamo perso posizioni. Guarderemo i dati insieme come squadra e impareremo per il futuro», ha dichiarato Tsunoda.
Ecco la classifica del Gran Premio del Qatar al Losail International Circuit:
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