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Il 2024 è stato un anno da dimenticare per Sergio Pérez. Nelle ultime otto gare, il 34enne ha raccolto solo nove punti, mentre l’ultima volta sul podio risale ormai a otto mesi fa. La sua mancanza di competitività ha contribuito alla deludente stagione di Red Bull Racing, che ha concluso al terzo posto nel campionato costruttori, dietro McLaren e Ferrari. Per il team austriaco, è il peggior risultato dal 2015, quando terminò al quarto posto.
Nonostante un inizio promettente di carriera con Red Bull, che lo ha visto concludere al terzo posto nel mondiale 2022 e al secondo nel 2023, Pérez non è riuscito a mantenere il livello richiesto. Il calo di prestazioni dalla primavera 2024 è stato un problema evidente, che né il team principal Christian Horner né il consigliere Helmut Marko hanno potuto ignorare. «Abbiamo bisogno del Pérez del 2022 e del 2023», hanno sottolineato i dirigenti, rimarcando la necessità di un pilota capace di conquistare piazzamenti di vertice con regolarità.
Pérez, che giovedì prima della gara aveva dichiarato: «Il mio contratto non è cambiato, sarò con Red Bull nel 2025», ha modificato il suo atteggiamento dopo il ritiro per collisione con Valtteri Bottas durante la gara di Abu Dhabi. «Stiamo discutendo con il team per trovare un accordo. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni», ha dichiarato il messicano, suggerendo che un addio potrebbe essere imminente.
Tutti gli indizi portano a Liam Lawson, giovane talento neozelandese di 22 anni, come probabile sostituto di Pérez al fianco di Max Verstappen. Yuki Tsunoda è già confermato nel team Racing Bulls, mentre il pilota di Formula 2 Isack Hadjar potrebbe prendere il posto di Lawson nella squadra satellite.
Con il campionato ormai concluso, resta da vedere quale sarà il futuro di Pérez. Dopo una stagione complicata, il pilota messicano potrebbe scegliere di lasciare il palcoscenico della Formula 1 o di cercare nuove opportunità altrove. I prossimi giorni saranno decisivi per chiarire il destino di "Checo" nel motorsport.
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