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Il punto più alto della stagione resta il trionfo nello Sprint Race di Shanghai, seguito però dalla clamorosa squalifica post-GP per irregolarità alla fondo piatto della sua monoposto. A Suzuka, Hamilton ha faticato nuovamente e ha chiuso solo settimo.
In conferenza stampa post-gara ha detto:
«Abbiamo trovato qualcosa che potrebbe spiegare la mancanza di prestazioni. Se risolto, potremmo tornare competitivi. Ma al momento perdo almeno un decimo al giro».
Voci nel paddock – sostenute anche da Giancarlo Minardi – indicano un possibile problema strutturale nella filosofia della SF-25.
«Il Ferrari SF-25 è competitivo solo quando viaggia basso, come nelle qualifiche o nello sprint», ha spiegato Minardi. «Ma nel GP, con più carburante e gestione gomme/freni, la vettura viene alzata. E lì perde efficienza.»
Questo potrebbe spiegare il divario tra la brillantezza nei brevi stint e la difficoltà nei GP completi.
Ferrari ha ribadito che non ci sono differenze tecniche tra le monoposto di Leclerc e Hamilton. La discrepanza sembra dunque legata a scelte di assetto o a una diversa fase di adattamento del britannico alla filosofia del team.
«Sto ancora imparando», ha detto Lewis. «Quando avrò una comprensione più profonda, potrò dare indicazioni migliori sul set-up.»
In vista del prossimo appuntamento in Bahrain, Ferrari porterà modifiche al fondo vettura, sperando di migliorare la gestione in gara senza compromettere la velocità sul giro secco. Il team punta a offrire a Hamilton la fiducia necessaria, soprattutto nelle curve veloci dove attualmente soffre.
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