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E anche nella classifica piloti la situazione non è rosea: Leclerc è quinto con 52 punti di ritardo sul leader Oscar Piastri, mentre Lewis Hamilton, nonostante il successo nello Sprint in Cina, è solo settimo con 31 punti.
Il monegasco non usa mezzi termini:
«È piuttosto semplice: abbiamo bisogno di una macchina più veloce. Se partiamo più avanti in qualifica, possiamo giocarci le nostre chance in gara. Altrimenti, dobbiamo sempre rimontare, e il treno per la vittoria è già partito.»
Secondo Leclerc, il vero tallone d’Achille della SF-25 è la qualifica:
«Ci manca performance nel giro secco da due anni. E il peggio è che non c’è una causa fissa. A Jeddah per esempio, solo nel primo settore perdevamo già 4 decimi, poi sul resto del tracciato il ritmo era buono.»
Una situazione che si capovolge la domenica:
«In gara, proprio quel primo settore è diventato il nostro punto forte. Come si spiega una differenza così? Dobbiamo capire cosa non funziona.»
Con oltre 50 punti di svantaggio nella classifica piloti e prestazioni altalenanti, la lotta al titolo sembra già compromessa. Ma Leclerc non vuole gettare la spugna:
«Non possiamo permetterci di perdere altro terreno. Dobbiamo tornare a vincere subito. E non stiamo ancora pensando al 2026.»
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