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A soli due giorni dal Gran Premio del Qatar, la MotoGP torna a ruggire sul circuito Ricardo Tormo di Valencia. In azione solo i test rider di Yamaha e Honda, un’occasione fondamentale per le case giapponesi, che grazie al regolamento "Concessions" (Rang D) godono di piena libertà nei test privati.
Dopo quasi un anno di stop, Cal Crutchlow è tornato in sella alla Yamaha M1. Il pilota britannico aveva interrotto l’attività per una seria lesione alla mano, ora completamente superata. A confermare il rientro è stato Paolo Pavesio, responsabile Yamaha Racing:
“Finalmente Cal è guarito al 100%. Ora riprende ufficialmente il lavoro da collaudatore insieme ad Augusto Fernandez.”
Accanto a lui, infatti, anche il giovane spagnolo Augusto Fernandez, reduce da un weekend complicato in sostituzione di Miguel Oliveira nel team Pramac: tredicesimo in Texas, caduto a metà gara in Qatar.
Sul fronte Honda, il test è stato affidato a due profili esperti: Stefan Bradl e Aleix Espargaro. Il tedesco era stato visto per l’ultima volta sulla RC213V nei test invernali di Sepang, mentre per Aleix si tratta di un gradito ritorno dopo aver intrapreso nel 2025 una carriera parallela nel ciclismo professionistico.
Il focus tecnico di Honda rimane chiaro: aumentare la velocità di punta, uno dei punti deboli evidenziati anche nel recente GP del Qatar, dove tutti i piloti della casa giapponese si sono classificati nelle ultime posizioni della classifica di velocità massima (solo 347 km/h contro i 361 km/h di KTM).
Mentre Honda cerca miglioramenti mantenendo il concetto base della RC213V, Yamaha sta sviluppando una moto completamente nuova con un motore V4. Sebbene non sia ancora il momento per testarla a Valencia, Pavesio ha lasciato intendere che un debutto con wildcard durante la stagione non è escluso.
Per ora, il lavoro in pista si concentra su aggiornamenti che dovranno poi essere validati dai piloti ufficiali nei test post-GP di Jerez.
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