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Oscar Piastri: «Monaco sarà più complicato» – Il leader del mondiale F1 tra sogni, strategie e sorprese

Oscar Piastri: «Monaco sarà più complicato» – Il leader del mondiale F1 tra sogni, strategie e sorprese

Oscar Piastri si presenta al Gran Premio di Monaco 2025 come leader del mondiale di Formula 1, con un inizio di stagione straordinario: sei podi in sette gare, quattro vittorie e tre pole position. Ma il giovane talento McLaren sa bene che a Monaco le certezze svaniscono tra i muretti del circuito più iconico del calendario.

Il sogno di vincere nel Principato

L’anno scorso, Piastri è salito sul secondo gradino del podio, battuto solo da Charles Leclerc. Ora, nel 2025, punta al gradino più alto: «Sarebbe fantastico vincere qui e portare avanti la tradizione dei piloti australiani», ha dichiarato, ricordando i successi monegaschi del suo manager Mark Webber e della leggenda Jack Brabham.

Il consiglio di Webber: "Prendi la pole"

Conquistare la pole position resta la chiave per vincere a Monaco, e Webber lo sa bene: «Mark mi ha sempre detto che partire davanti qui è tutto. La pole ti dà il controllo della gara». Ma con la nuova regola dei due pit stop obbligatori, la strategia è destinata a cambiare profondamente.

Strategia rivoluzionata: "Ora tutto è più complesso"

Piastri non nasconde la confusione generata dalla nuova regola: «Il mio cervello fuma ancora dopo le riunioni strategiche. La qualifica resta cruciale, ma ora chi parte dietro ha più margine per giocare con le strategie».

In passato, chi partiva in testa poteva gestire ritmo e gomme. Ora, i team dovranno rischiare e adattarsi a un Gran Premio che si preannuncia pieno di imprevisti, Safety Car e forse bandiere rosse: «Chi è davanti ha tutto da perdere, mentre chi insegue può tentare il colpo grosso».

Fiducia nella McLaren, ma occhio a Ferrari e Red Bull

Nonostante la battuta d’arresto a Imola, dove Max Verstappen ha sorpreso con un sorpasso fulmineo, Piastri resta fiducioso: «Abbiamo una macchina competitiva su ogni tipo di circuito. A Imola Red Bull era più veloce del previsto, ma siamo preparati».

Occhi puntati anche sulla Ferrari, che a Monaco ha spesso brillato: «Credo che anche loro saranno della partita».

Maturità e continuità: il nuovo Piastri

Il 24enne australiano riconosce i suoi progressi: «Rispetto al 2024 sono più costante. Lottiamo per podi e vittorie, non più solo per le top 5. In qualifica ho fatto passi avanti e questo fa la differenza». Su Imola: «Non lo chiamerei un campanello d’allarme, ma un promemoria che in F1 nulla è scontato».


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