Dopo l'ultima gara a Shanghai, un altro weekend di Sprint è in programma nel calendario della Formula 1 a Miami. Questo ha portato a commenti critici, anche se non tutti i piloti di Formula 1 si lamentano di questa situazione.
In Cina, i team e i piloti di Formula 1 hanno avuto molto da fare. Oltre alle qualifiche e al Gran Premio, hanno dovuto affrontare anche una sessione di Sprint e un vero e proprio Sprint. Il carico di lavoro è aumentato, poiché ora i team possono modificare le auto dopo lo Sprint.
Per questo motivo, c'è stata una critica al programma del campionato del mondo, che prevede il secondo weekend di Sprint consecutivo a Miami. Il veterano della Red Bull Racing, Sergio Pérez, si è lamentato durante la conferenza stampa della FIA: "I nostri meccanici sono particolarmente sollecitati. Con il programma attuale, devono lavorare davvero duro dopo lo Sprint e prima delle qualifiche."
Pertanto, il pilota di Guadalajara ha chiesto: "Mi piacerebbe davvero che rivedessimo il formato attuale, per venire incontro alle persone coinvolte in questo sport."
Oscar Piastri affronta la questione in modo più rilassato. Il giovane pilota della McLaren ha detto: "Per me non fa molta differenza se abbiamo due Sprint di fila o no. Affronti i weekend come pilota allo stesso modo. Ma credo che alcuni circuiti si adattino meglio al formato Sprint di altri."
Anche Valtteri Bottas è dello stesso parere. Il veterano del team Sauber ha dichiarato in risposta alla domanda: "Per me non fa differenza quando si svolgono i weekend di Sprint. Alla fine, rimangono sei eventi che si svolgono in questo formato, quindi non fa differenza."
Lance Stroll della Aston Martin, invece, chiede una riduzione dei weekend di gara: "Sarebbe bello se riducessimo i weekend di gara a due giorni, perché abbiamo così tante tappe del campionato del mondo, così tanti giovedì dei media. Sarebbe bello avere tre ore di prove il sabato mattina, seguite dalle qualifiche nel pomeriggio e dalla gara la domenica."
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