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lunedì 29 luglio 2024

Doccia fredda Russell, Hamilton sconfitto dal team ma vincente. Autogol McLaren, Norris si sta perdendo


George Russell trionfa a Spa: più furbo, più intelligente o più sottovalutato?

La cronaca scarna, senza il dopocorsa, dice che ha vinto il più furbo. O il più intelligente. O il più sottovalutato. Decidete voi. George Russell, l’uomo che nessuno pronosticava, si è messo alle spalle tutti con la tattica più semplice, quella di una sola sosta in 44 giri, mentre gli altri, ossessionati da calcoli e minacce vere o presunte dei rivali, si sono preclusi il successo con le loro mani. E allora andiamo per gradi analizzando il capolavoro di Russell. Il più furbo? Sì, perché non avendo nulla da perdere ha creduto nella strategia che gli altri non hanno preso in considerazione. Il più intelligente? Anche, nel senso che è stato felino nel capire che poteva fare il colpaccio rischiando pochissimo. Il più sottovalutato? Certamente: il pronostico era tutto per le McLaren e al massimo per Hamilton, mentre Russell è rimasto nascosto sino a 14 giri dal termine e poi, all’improvviso, tutti hanno scoperto che sarebbe stato difficilissimo, se non impossibile, andare a insidiare la leadership afferrata dopo il pit stop tardivo di Piastri. Una gara da “grande”, la celebrazione che gli mancava considerando che la scelta strategica è stata sua.


Poi, però, a podio e feste concluse, c’è stata la doccia fredda: la Mercedes di Russell è risultata un chilo e mezzo sotto il peso minimo ed è stata tolta dalla classifica. Parliamo di un elemento certamente non decisivo per far vincere un gran premio ma determinante per farlo perdere. Così è stato, le regole sono regole e quando si sbaglia non c’è scampo.


È finita in questo modo un po’ triste, squallido. La Mercedes ha buttato all’aria una clamorosa doppietta però si è salvata grazie a Lewis Hamilton, primo a Silverstone e ora primo a anche a Spa-Francorchamps. Stare davanti a tutti in Belgio non porta fortuna: Verstappen, uomo della pole, è stato arretrato di 10 posizioni per aver montato un motore nuovo; Russell, primo sotto la bandiera a scacchi, è stato squalificato. A prevalere, come dicevamo, è stato così lo sconfitto del giorno, ovvero Lewis Hamilton: sconfitto dal suo team, non dalle sue eccezionali prestazioni. Lewis aveva pensato ancora prima di Russell di tentare la sorte con un solo cambio di gomme, ma all’improvviso la Mercedes lo ha richiamato ai box per la seconda sosta, in quanto Toto Wolff e compagni tenevano d’occhio Leclerc e la Ferrari, incisivi più che mai. E in quel momento Hamilton ha perso la gara, accodandosi – rassegnato – a Russell dopo avergli recuperato 7 secondi in 14 passaggi. Poteva tentare il sorpasso disperato, ma da campione con la testa sulle spalle lo ha evitato. Le verifiche tecniche, però, dopo un’ora e passa e dopo la festa del podio, gli hanno porto su un piatto d’argento un successo comunque meritato, così come sarebbe stato meritato quello di Russell.


La delusione è venuta, parzialmente s’intende, dalla McLaren, con Norris che ha troppe zanzare nel cervello (come dice il geniale Davide van de Sfroos) e fa collezione di partenze sbagliate e svarioni: nella crescita verso le gerarchie alte si sta perdendo e da quarto si è ritrovato subito settimo, tagliato fuori. Piastri si è fatto male da solo arrivando lungo all’ultimo pit stop, sacrificando quel secondo circa col quale avrebbe potuto attaccare le Mercedes. Ma il terzo posto – divenuto poi secondo – è comunque oro per lui, anche perché è stato autore di un sorpasso magistrale a Leclerc a Les Combes: un gesto che resta.


La realtà della Ferrari dice invece che Hamilton partendo dalla terza posizione ha vinto mentre Leclerc scattando primo si è piazzato quarto e poi è diventato terzo. Eppure è stata la miglior Ferrari degli ultimi mesi, se guardiamo solo alle prestazioni. Nell’analisi, da un lato ci sarebbe da ridire qualcosa sulla strategia e dall’altro bisogna prendere atto del fatto che la rossa continua a inseguire una competitività completa mentre gli altri possono permettersi il lusso di azzardare, come è accaduto col cambio di fondo della Mercedes per la gara, mossa vincente. Chi mai avrebbe detto che la Mercedes prima dell’estate sarebbe stata capace di vincere ben 2 delle ultime 3 gare, considerando dov’era la marca di Stoccarda all’inizio del campionato? Nonostante ciò, Leclerc ha disputato una gara matura e solida, pur non avendo raggiunto il podio. Di più non poteva fare. Sainz ha invece convinto di meno e il 6° posto è poca cosa.


Certo, in Belgio è mancata la Red Bull. Perez, che era in prima fila, è arrivato settimo a oltre 40’’, una prestazione che potrebbe costargli il posto a breve. Ma Verstappen da 11° si è invece piazzato quarto rischiando poco e pensando al mondiale. Un sacrificio inevitabile a causa del motore nuovo. Di lui restano una fantastica <<pole>> teorica e una gara accorta nella quale si è messo dietro Norris: dopo le vacanze agostane, tornerà certamente protagonista a Zandvoort, dove lo attende il tripudio.


GP Belgio, Circuit de Spa-Francorchamps

1. **George Russell (GB), Mercedes, 1:19:57,040 h**  

2. **Lewis Hamilton (GB), Mercedes, +0,526 sec**  

3. **Oscar Piastri (AUS), McLaren, +1,173**  

4. **Charles Leclerc (MC), Ferrari, +8,549**  

5. **Max Verstappen (NL), Red Bull Racing, +9,226**  

6. **Lando Norris (GB), McLaren, +9,850**  

7. **Carlos Sainz (E), Ferrari, +19,795**  

8. **Sergio Pérez (MEX), Red Bull Racing, +43,195**  

9. **Fernando Alonso (E), Aston Martin, +49,963**  

10. **Esteban Ocon (F), Alpine, +52,552**  

11. **Daniel Ricciardo (AUS), Racing Bulls, +54,926**  

12. **Lance Stroll (CDN), Aston Martin, +1:03,011 min**  

13. **Alex Albon (T), Williams, +1:03,651**  

14. **Pierre Gasly (F), Alpine, +1:04,365**  

15. **Kevin Magnussen (DK), Haas, +1:06,631**  

16. **Valtteri Bottas (FIN), Sauber, +1:10,638**  

17. **Yuki Tsunoda (J), Racing Bulls, +1:16,737**  

18. **Logan Sargeant (USA), Williams, +1:26,057**  

19. **Nico Hülkenberg (D), Haas, +1:28,833**  

20. **Guanyu Zhou (RCH), Sauber, Hydraulik**


Classifica Piloti: 


Piloti


1. Verstappen 275 Punkte  

2. Norris 197  

3. Leclerc 174  

4. Piastri 164  

5. Sainz 160  

6. Hamilton 143  

7. Russell 141  

8. Pérez 129 

9. Alonso 47  

10. Stroll 24  

11. Hülkenberg 22  

12. Tsunoda 22  

13. Ricciardo 11  

14. Gasly 6  

15. Oliver Bearman (GB) 6

16. Magnussen 5 

17.Albon 4

18. Ocon 4  

19. Zhou 0

20. Sargeant 0*

21. Bottas 0

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