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Il weekend più importante della carriera di Ogura è iniziato con stile: grazie a un giro quasi perfetto in Q2, il pilota ha conquistato la pole position in un'avvincente sessione di qualifica. Un risultato tutt'altro che scontato, data la competizione serrata, con cinque piloti separati da pochi millesimi di secondo. Ancora una volta, Ogura ha dimostrato una profonda sintonia con la moto e i nuovi pneumatici Pirelli, evidenziando la sua capacità di adattarsi e comprendere la macchina.
Durante la gara, per Ogura è stato essenziale mantenere la calma e non inseguire giri veloci a tutti i costi, considerato che il circuito di Chang, lungo 4,55 chilometri, presentava ancora zone umide a causa della pioggia caduta durante la notte.
Ogura ha spiegato: «Ho deciso di analizzare attentamente il tracciato, che non era ancora in condizioni perfette, e ho preferito correre in sicurezza.»
Nonostante la prudenza, Ogura ha dovuto tenere alta la guardia per evitare di cadere vittima dei sorpassi aggressivi dei rivali. «Canet e Ramirez erano molto veloci fin dall'inizio, mentre dietro Lopez e Dixon davano battaglia. Dopo un contatto, ho perso subito qualche posizione», ha raccontato il pilota di Tokyo.
La pressione era palpabile: per assicurarsi il titolo mondiale, Ogura doveva terminare nei primi cinque. Dopo un avvio complicato, si è ritrovato a lottare per la settima posizione. Ma qui ha dimostrato di avere le qualità di un vero campione: Ogura ha mantenuto la fiducia nelle sue abilità e ha optato per un’attenta offensiva. «Sapevo quanto fosse buono il nostro ritmo e mi sono accorto che gli altri avevano difficoltà. Con il mio feeling ho potuto recuperare uno dopo l’altro, ed è stato incredibile rendermi conto che ero più veloce», ha dichiarato.
La corsa non è stata priva di momenti delicati: un sorpasso ravvicinato contro Darryn Binder ha rischiato di mettere in pericolo l’impresa, ma la direzione di gara ha ritenuto corretto non infliggere penalità. Commentando l’episodio, Ogura ha detto: «Con Darryn è stato molto tirato. Quando ho visto che stava proseguendo, mi sono sentito sollevato.»
Ogura ha poi sorpassato Jake Dixon e Diogo Moreira, raggiungendo la terza posizione e assicurandosi virtualmente il titolo. Ma, spinto dall’adrenalina, ha proseguito fino a sorpassare anche Marco Ramirez. Con intelligenza, ha capito che non era possibile raggiungere Aron Canet, in testa. Quando le bandiere gialle per la pioggia hanno iniziato a sventolare, Ogura ha deciso di rallentare. «Ho pensato un attimo di provarci, ma con la pioggia non volevo correre rischi inutili.»
Con la bandiera rossa a interrompere la gara al ventesimo giro, Ogura, a soli tre secondi da Canet, è diventato ufficialmente il nuovo campione del mondo della Moto2.
Ogura raccoglie così il testimone di Hiroshi Aoyama, ultimo giapponese a vincere un titolo nel campionato mondiale di motociclismo, risalente al 2009. Il nuovo campione della Moto2 ha ottenuto tre vittorie stagionali e altri cinque podi. La stagione ha vissuto momenti decisivi, come il difficile weekend al Red Bull Ring in Austria, dove una caduta in prova lo ha costretto a saltare una gara.
Ogura considera l’incidente in Austria una tappa fondamentale del suo percorso: «La stagione era andata bene, ma lì ho capito che non avrei perso il titolo una seconda volta. Quando sono tornato, siamo diventati ancora più forti. La vittoria di Misano è stata una conferma per me e per tutta la squadra.»
Prima di continuare i festeggiamenti con il suo team, Ogura ha dichiarato con modestia: «So chi sono e cosa posso fare. So che ci sono piloti con più talento, ma il mio sogno più grande era essere il numero uno, più ancora che entrare in MotoGP. Sono davvero felice: il mio grande obiettivo è raggiunto.»
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