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Le possibilità matematiche per Martin di laurearsi campione sono ormai ben delineate dagli statistici del campionato: con 17 punti di vantaggio su Pecco Bagnaia, gli basterebbe guadagnare altri 21 punti su di lui durante il weekend malese, per rendere il distacco incolmabile anche in caso di GP finale, dal momento che a Valencia sono in palio al massimo 37 punti.
Lo scenario più semplice per Martin sarebbe quello di replicare il successo ottenuto in Francia, dove vinse sia il sabato nel “sprint” che la domenica nel main event, mentre Bagnaia finì per scivolare il sabato e fu poi sorpassato domenica da Marc Márquez, conquistando soltanto il terzo posto. Quella vittoria fruttò a Martin proprio i 21 punti aggiuntivi che ora gli permetterebbero di chiudere i giochi.
Per Martin, però, concentrarsi su questi calcoli non è la priorità: il suo obiettivo è mantenere la calma e fare del suo meglio senza lasciarsi sopraffare dalla pressione. «È un grande privilegio essere qui ancora una volta e competere per il titolo contro Pecco Bagnaia. L’anno scorso ero nervoso, teso, facevo fatica a gestire la pressione. Poi ho capito che perdere un titolo non è la fine del mondo. Come vedete, sono ancora qui», ha dichiarato sorridendo il ventiseienne spagnolo. «Anche quest’anno sento il peso della sfida, ma ora riesco a gestirlo meglio. Sono più maturo, consapevole che il titolo posso perderlo, ma anche vincerlo. Ho fiducia nel lavoro svolto e darò tutto, fino all’ultimo, per il mio team, per le persone che mi sono vicine e per me stesso.»
Martin sa come alternare momenti di relax e concentrazione. Prima del GP, ad esempio, ha trovato il tempo per tuffarsi in piscina in completo da gara per un video promozionale della Dorna. Quando però si tratta di prepararsi alla corsa, il pilota analizza ogni dettaglio, studiando non solo la sua tecnica ma osservando anche come si prepara Bagnaia. «Mi preparo al meglio delle mie possibilità: analizzo tutti i dati, guardo ogni video. Voglio essere al top non solo fisicamente, ma anche mentalmente», ha spiegato. «È questo impegno a tutto tondo che mi ha portato a competere per il titolo. Spero di poter continuare ad essere considerato l’outsider ancora per molto tempo, perché ho imparato tanto dai momenti difficili. Anche perdere può insegnare molto. Ho lavorato su me stesso per diventare una persona e un pilota migliore, e il processo continua.»
Quanto alla situazione attuale in Spagna, con il GP di Valencia a rischio, Martin ha voluto esprimere la sua vicinanza alle persone colpite. «La mia solidarietà va a tutti coloro che stanno attraversando questa situazione difficile. Sarebbe poco rispettoso pensare di correre a Valencia mentre così tanti stanno soffrendo. Inoltre, ci sono molte questioni logistiche e di sicurezza da considerare, incluso il fatto che il circuito stesso ha subito danni e potrebbe non garantire la sicurezza degli spettatori», ha affermato Martin. «Sicuramente, spostare la gara su un altro circuito sembra la soluzione più giusta. Ho fiducia che Dorna saprà trovare la risposta migliore.»
Alla domanda su una possibile pista alternativa, Martin ha evitato di dare indicazioni precise. «Di sicuro, ad Assen a novembre non vado», ha concluso ridendo.
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