in data
Formula 1
- Ottieni link
- X
- Altre app
Sul GP di Malesia, Márquez si è mostrato cauto, spiegando che "a Sepang le condizioni sono sempre difficili per me, e anche quest’anno con l’esperienza in Ducati non sarà diverso. Se riuscissimo a raggiungere i livelli mostrati in Thailandia, sarebbe un ottimo risultato," ha dichiarato l'otto volte campione. Tuttavia, è stato sul GP di Valencia e sull’opportunità di svolgerlo in un momento così delicato che Márquez si è espresso in modo deciso.
"Le immagini delle alluvioni sono sconvolgenti, e siamo tutti colpiti nel vedere come le nostre comunità siano state travolte. La questione di un GP a Valencia diventa insignificante quando ci sono persone senza casa o che hanno perso la vita," ha detto Márquez. "In questo momento tutte le risorse devono essere destinate a loro, non a una gara."
Il campione spagnolo ha continuato sottolineando che, pur essendo felice di correre in Spagna e su una pista come quella di Valencia, in cui si respira sempre un’atmosfera incredibile, la priorità è sostenere le famiglie colpite. "Se disputare il GP significherà poter donare tutte le entrate alle famiglie in difficoltà, allora avrebbe senso, ma questo comporterebbe comunque l’uso di risorse che sono necessarie per ricostruire case e infrastrutture."
Márquez ha poi spiegato che, eticamente, correre in un luogo che richiede così tanti interventi di ripristino sarebbe un errore, suggerendo piuttosto un'alternativa. "La stagione deve concludersi con una gara finale, ma non è necessario che sia a Valencia. Due gare sono già state cancellate quest’anno; avrebbe poco senso fermare tutto qui in Malesia. Sarebbe giusto trovare un'altra pista per chiudere il campionato in modo degno."
Il pilota della Ducati ha mostrato una profonda empatia verso i suoi connazionali, evidenziando come, in momenti come questi, lo sport debba passare in secondo piano e priorizzare l’aiuto a chi ha perso tutto.
Commenti
Posta un commento