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Il team principal di Red Bull Racing, Christian Horner, ha descritto le emozioni contrastanti della gara: «È stato un incredibile vortice di emozioni. Sapevamo di avere una macchina competitiva, ma gli eventi della qualifica ci hanno messo alla prova. Max ha mostrato la sua forza mentale in maniera impeccabile, concentrandosi solo sulla gara e non lasciandosi scoraggiare dagli imprevisti.»
Horner non ha nascosto l’ammirazione per Verstappen, paragonandolo persino al leggendario Ayrton Senna: «Il suo inizio di gara è stato elettrizzante, è riuscito a superare sei o sette auto nella prima tornata, proprio come fece Senna a Donington nel 1993. Max è stato l’unico a spingersi al limite con una frenata tardiva in Curva 1, superando rivali come Hamilton e Piastri. Ha poi dominato la corsa, staccando gli altri a un ritmo impressionante, a volte anche di un secondo al giro.»
Secondo Horner, il successo è stato una risposta perfetta alle critiche recenti: «C’è stata molta pressione su Max, ma la sua risposta è arrivata in pista. Passare dalla 17a posizione alla vittoria è una delle prestazioni migliori della sua carriera. In giornate come queste, dove le condizioni sono imprevedibili, si vedono le vere differenze tra i piloti.»
Per Red Bull Racing, questa vittoria ha un significato particolare. Dopo un calo di prestazioni a partire dalla pausa estiva, la squadra non vinceva un Gran Premio da giugno. Il ritorno al successo ha riportato il suono dei Rolling Stones nel box, un tributo speciale a Dietrich Mateschitz, fondatore della Red Bull, celebrato ad ogni trionfo.
Horner ha sottolineato quanto questa vittoria sia stata speciale: «Dopo mesi difficili, è stato fantastico vedere il nostro team tornare a sorridere e a festeggiare. Max ha dato tutto, dimostrando ancora una volta di avere la determinazione e il talento per rispondere alla pressione con prestazioni straordinarie.»
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