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Luca Marini: «La Ducati sta distruggendo il campionato»

Luca Marini, pilota della Honda, ha concluso il Gran Premio di Malaysia al 15° posto, non riuscendo a ottenere di più. Dopo la gara, ha espresso la sua frustrazione, affermando che la Ducati stia seriamente compromettendo il campionato di MotoGP e chiedendo misure immediate contro le moto bolognesi.


Marini ha evidenziato un problema che affligge i piloti Honda, specialmente in condizioni di alta temperatura come quelle di Sepang. Le elevate temperature sotto la carenatura influiscono sulla potenza del motore, sulle prestazioni della gomma posteriore e sul benessere fisico dei piloti. "Dal punto di vista fisico, stavo bene, ma dobbiamo trovare urgentemente un modo per dissipare il calore in modo più efficace; ho subito delle scottature. È un problema che dobbiamo risolvere, considerando che i primi GP della stagione 2025 si svolgeranno di nuovo in Sudest Asiatico", ha dichiarato Marini.


Nonostante la difficile situazione, Marini ha descritto la sua gara come "buona, ma lenta", a causa della pista scivolosa. "Tutti all'inizio hanno fatto pressione, e io ho sentito di non avere abbastanza coppia in queste condizioni di caldo. La situazione è stata complicata dalla seconda procedura di partenza dopo l'interruzione. È stata una situazione strana: esci, aspetti più a lungo del solito sotto il sole, e nel frattempo la temperatura del motore sale, il che per noi è particolarmente svantaggioso. Questo è stato il mio problema principale".


Marini ha anche riscontrato vibrazioni in alcune curve, un problema condiviso da molti altri piloti. "È particolarmente difficile affrontare queste curve a causa delle vibrazioni che rendono complicato piegare la moto", ha aggiunto. Ha anche parlato della gestione degli pneumatici: "La nostra gestione non è stata male, ma partire da così indietro rende quasi impossibile sorpassare a causa dell'aerodinamica delle moto che ci precedono e del caldo".


Il pilota ha sottolineato che, nonostante le sue prestazioni, non è soddisfatto del risultato finale. "Onestamente, mi aspettavo qualcosa di più", ha ammesso, notando che le manovre di Marc Márquez e Franco Morbidelli dopo le loro cadute lo hanno colpito particolarmente. "Ogni volta che un pilota Ducati cade e poi riparte, sai cosa ti aspetta: i loro sorpassi sono come razzi, sembrano provenire da un altro pianeta", ha commentato Marini.


Ha concluso con una nota di ottimismo, sottolineando l'importanza di migliorare per non rimanere indietro rispetto alla Ducati. "Dobbiamo assolutamente alzare il nostro livello e sottrarre qualcosa alla Ducati, altrimenti stanno distruggendo questo campionato. Yamaha ha fatto un ottimo passo in avanti, e dobbiamo affrettarci a migliorare le nostre prestazioni. Se agiamo con intelligenza, possiamo diventare la seconda forza in MotoGP".


Risultati MotoGP Sepang, gara (3 novembre):

1. Francesco Bagnaia (I), Ducati, 19 giri in 38:04,563 min

2. Jorge Martín (E), Ducati, +3,141 sec

3. Enea Bastianini (I), Ducati, +10,484

4. Alex Marquez (E), Ducati, +12,230

5. Pedro Acosta (E), KTM, +13,699

6. Fabio Quartararo (F), Yamaha, +16,245

7. Maverick Vinales (E), Aprilia, +19,447

8. Alex Rins (E), Yamaha, +20,611

9. Marco Bezzecchi (I), Ducati, +21,994

10. Augusto Fernandez (E), KTM, +22,174

11. Johann Zarco (F), Honda, +25,625

12. Marc Marquez (E), Ducati, +27,276

13. Aleix Espargaro (E), Aprilia, +27,604

14. Franco Morbidelli (I), Ducati, +27,949

15. Luca Marini (I), Honda, +28,838

16. Raul Fernandez (E), Aprilia, +38,847

17. Andrea Iannone (I), Ducati, +47,599

18. Lorenzo Savadori (I), Aprilia, +48,956

– Takaaki Nakagami (J), Honda, 5 giri indietro

– Joan Mir (E), Honda, 14 giri indietro

– Brad Binder (ZA), KTM, 19 giri indietro

– Jack Miller (AUS), KTM, 19 giri indietro

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