Brad Binder ha affrontato un altro difficile test con la sua KTM RC16 durante i tre giorni ufficiali a Sepang. Nonostante le 182 tornate percorse, pari a 1008 chilometri, il pilota sudafricano non è riuscito a risolvere i problemi di vibrazioni che continuano a affliggere la sua moto.
Test difficili per Binder
Binder ha chiuso il test con il 13° tempo, a 1,121 secondi di distacco dal leader Alex Marquez (Ducati). Nonostante i progressi nelle modifiche, il sudafricano ha espresso delusione per i risultati ottenuti: «Abbiamo testato diverse soluzioni, ma il risultato non è quello che speravo», ha dichiarato Binder. In particolare, il problema delle vibrazioni persiste, nonostante gli sforzi del team per risolverlo. «Non c'è nulla che possa eliminare completamente questo problema», ha ammesso, parlando delle modifiche al sedile e al retrotreno, che non hanno portato a una soluzione definitiva.
I progressi e la strategia futura
Binder ha però trovato alcuni aspetti positivi durante il test, parlando di miglioramenti nell’orientamento generale della moto. «Credo che la direzione giusta sia stata presa, e se continuiamo così, avremo una buona base per l'inizio della stagione», ha aggiunto. Il prossimo test in Thailandia, previsto per il 12 e 13 febbraio, offrirà a KTM l'opportunità di affinare ulteriormente il pacchetto da corsa.
Un altro punto positivo per KTM: Pedro Acosta
Mentre Binder continuava a lottare con i suoi problemi, il compagno di squadra Pedro Acosta ha fatto progressi notevoli, concludendo il test al sesto posto, a soli 0,682 secondi dal leader. Questo dimostra che la KTM RC16 ha ancora un grande potenziale che può essere sfruttato con le giuste modifiche.
Il futuro per KTM
Nonostante le difficoltà, il team KTM è determinato a risolvere i problemi e migliorare la RC16. Binder si prepara al test in Thailandia, consapevole che, anche se non è il miglior posto per testare, è importante per raccogliere dati cruciali in vista della prima gara della stagione.
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