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Già protagonista nel sabato con un 4° posto nello Sprint, Aldeguer ha gestito con grande maturità i 22 giri della gara domenicale. Dopo una partenza cauta, ha rimontato con decisione, mantenendo un ritmo costante e resistendo agli attacchi degli avversari più esperti. Il risultato è stato un meritatissimo piazzamento nella top five, dietro solo a nomi di altissimo livello.
Nonostante l'ottima prestazione, Aldeguer è rimasto con i piedi per terra: «Abbiamo ancora tanto lavoro da fare. Ho avuto molti problemi di chattering sul posteriore e scivolate. Forse era una gomma difettosa. Ho faticato a tenere il passo di Zarco e Morbidelli. Dobbiamo continuare a lavorare duro, non si è mai al 100%», ha dichiarato con grande lucidità.
Il pilota di Murcia ha poi ammesso: «Questo risultato mi dà molta fiducia. Mi sto abituando alla MotoGP, ai suoi sistemi elettronici e ai pneumatici. E ovviamente mi sono anche divertito molto in gara».
Grazie alla filosofia di lavoro aperta di Ducati, Aldeguer può confrontare i suoi dati con quelli degli altri piloti ufficiali: «Mi concentro su ciò che è utile per me, come i punti di frenata e la velocità in curva», ha spiegato. Un approccio maturo che conferma la sua rapida crescita nella categoria regina.
Marc Márquez (E), Ducati, 41:29,186 min
Francesco Bagnaia (I), Ducati, +4,535 sec
Franco Morbidelli (I), Ducati, +6,495
Johann Zarco (F), Honda, +6,668
Fermin Aldeguer (E), Ducati, +7,484
Alex Márquez (E), Ducati, +9,764
Fabio Quartararo (F), Yamaha, +12,895
Pedro Acosta (E), KTM, +14,219
Marco Bezzecchi (I), Aprilia, +14,368
Luca Marini (I), Honda, +15,137
Enea Bastianini (I), KTM, +17,459
Alex Rins (E), Yamaha, +17,563
Brad Binder (ZA), KTM, +17,632
Maverick Viñales (E), KTM, +17,800
Ai Ogura (J), Aprilia, +18,758
Fabio Di Giannantonio (I), Ducati, +26,340
Raúl Fernández (E), Aprilia, +26,925
Somkiat Chantra (T), Honda, +38,186
OUT: Jorge Martin (E), Augusto Fernandez (E), Joan Mir (E), Jack Miller (AUS)
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