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Marc Marquez è stato il protagonista indiscusso della stagione MotoGP 2025, ma due cadute pesanti in Texas e Jerez hanno messo in luce una fragilità imprevista. Il team Ducati-Lenovo studia la soluzione.
Marc Marquez, otto vittorie su dieci tra Sprint e GP. Due cadute evitabili.
Il suo ritmo è devastante, la sua esperienza indiscutibile. Ma qualcosa è andato storto. Il manager del Ducati Lenovo Team, Davide Tardozzi, ha spiegato a Speedweek dove e come intervenire per evitare altri errori da parte dell’otto volte campione del mondo.
Il problema? “Rallenta troppo”
Secondo Tardozzi, le due cadute di Marquez non sono figlie dell’eccesso, ma del contrario:
"Entrambe le volte, Marc ha pensato di rallentare. In Texas, dopo aver creato un gap di 2 secondi su Pecco, si è rilassato… ed è scivolato. A Jerez ha fatto lo stesso errore."
Il problema è quindi mentale e di concentrazione, non di guida pura. Quando Marquez "alza il piede", perde precisione e cade vittima di piccole sbavature che, in MotoGP, costano caro.
Pecco in crisi, ma Ducati lo protegge
Accanto al fenomeno Marquez, Pecco Bagnaia – due volte campione del mondo – fatica. Terzo in classifica con 120 punti, non riesce a esprimere il suo potenziale.
“Pecco non è inferiore a Marc. Il problema è che non riesce a fidarsi della moto in staccata e in ingresso curva. Tecnicamente non siamo ancora riusciti a dargli ciò di cui ha bisogno.”
Il lavoro di Ducati è doppio: massimizzare Marquez, recuperare Bagnaia.
2027 all’orizzonte, ma il focus resta il presente
Nel frattempo, l'intera griglia lavora già alle moto del 2027, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento con motori da 850cc, meno aerodinamica e meno elettronica.
Ma per Ducati, priorità assoluta resta il 2025:
“Gigi Dall’Igna pensa al futuro, ma il nostro obiettivo è il titolo di quest’anno”, sottolinea Tardozzi.
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