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Verstappen approva le nuove regole FIA: «Finalmente più buonsenso sulle penalità per i linguaggi forti»

Verstappen approva le nuove regole FIA: «Finalmente più buonsenso sulle penalità per i linguaggi forti»

La FIA ha ufficializzato una revisione del regolamento disciplinare relativo all'uso di linguaggi inappropriati nei team radio e nelle dichiarazioni pubbliche. Dopo le polemiche del 2024, Max Verstappen e altri piloti di F1 accolgono positivamente i cambiamenti.

Verstappen: «Le vecchie regole erano troppo dure»

Max Verstappen, quattro volte campione del mondo, fu il primo a subire una sanzione per l'uso di parole forti via radio durante un GP. Nonostante il commento non fosse rivolto a un altro pilota o ufficiale, Verstappen dovette pagare 10.000 euro di multa e svolgere ore di lavoro sociale. Un episodio che generò parecchie discussioni nel paddock.

Regolamento aggiornato: più flessibilità, meno sanzioni

Nel nuovo Appendix B del regolamento sportivo FIA, la Federazione ha introdotto modifiche importanti:

  • Le sanzioni pecuniarie per l’uso di linguaggio scurrile in Formula 1 sono state dimezzate.

  • Le sospensioni condizionali saranno possibili per i primi episodi.

  • I commissari potranno ora valutare meglio il contesto in cui viene pronunciato un commento: un'esclamazione in gara non equivale a un'insulto in conferenza stampa.

Tuttavia, per casi gravi come insulti a ufficiali, commenti razzisti o discriminatori, la FIA ha previsto pene più severe, anche sul piano sportivo (squalifiche o perdita di punti).

Il parere dei piloti: Verstappen e Piastri soddisfatti

Max Verstappen ha commentato così da Imola:

«Sono contento che si siano resi conto che le vecchie norme erano eccessive. Questa revisione è un ottimo punto di partenza.»

Anche il leader del Mondiale Oscar Piastri ha espresso apprezzamento:

«È giusto che si considerino le circostanze. I commissari ora hanno maggiore margine di giudizio. È un passo nella giusta direzione.»


Le nuove linee guida della FIA segnano un cambio di rotta verso un’applicazione più realistica e contestualizzata del regolamento disciplinare. In un ambiente ad alto stress come la Formula 1, un po’ di buonsenso in più era davvero necessario.


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