Il giovane talento Mercedes continua a stupire in Formula 1: record di precocità, costanza in gara e un curioso aneddoto sul campione finlandese
Un incontro glaciale con il suo omonimo
Kimi Antonelli, astro nascente della Mercedes e tra i piloti più promettenti della nuova generazione in Formula 1, ha recentemente raccontato un curioso episodio del suo passato: il suo primo e unico incontro con il leggendario Kimi Räikkönen, pilota a cui deve anche il suo nome.
«È successo nel 2018, avevo solo undici anni e correvo ancora nei kart», ricorda con un sorriso il diciottenne bolognese. «Ero emozionatissimo, ma lui... completamente impassibile. In quel momento ho capito perché lo chiamano Iceman.»
Antonelli non nasconde l’ammirazione per il finlandese: «Per me resta un grande. Mi piacerebbe davvero scambiare due parole con lui, sentire com’è stato correre così tanti anni ai massimi livelli. Ma per ora, ci siamo solo "incrociati".»
Record su record: il più giovane leader di un GP
Nel recente Gran Premio del Giappone a Suzuka, Antonelli ha scritto il suo nome nella storia della Formula 1: a 18 anni, 7 mesi e 12 giorni, è diventato il più giovane pilota a guidare una gara di F1, battendo di tre giorni il record precedentemente detenuto da Max Verstappen (Barcellona 2016).
Ma non è tutto: nella stessa gara, Kimi ha anche ottenuto la sua prima miglior prestazione sul giro, diventando anche in questo caso il più giovane a riuscirci in una gara ufficiale, superando ancora una volta Verstappen (Brasile 2016).
Una partenza di stagione da veterano
Il 2025 è iniziato nel migliore dei modi per Antonelli. Dopo un brillante 4° posto all’esordio in Australia, ha conquistato punti anche in Cina (7° nello Sprint, 6° nel GP) e Giappone (ancora 6°). Se dovesse andare a punti anche nel prossimo GP in Bahrain, raggiungerebbe un club molto ristretto, condividendo l’impresa con nomi del calibro di Richie Ginther, Jackie Stewart e Lewis Hamilton.
«La cosa che mi rende più felice è la mia costanza», afferma Antonelli. «Ogni weekend faccio un passo avanti, soprattutto nella gestione delle gomme, che all’inizio è stata la mia vera sfida.»
Bahrain: fiducia in crescita
Ora l’attenzione è tutta sul prossimo appuntamento a Sakhir. «A Suzuka ho fatto un bel passo avanti, e visto che in Bahrain usiamo le stesse mescole, sono ottimista», spiega. «George (Russell) ha ancora più confidenza di me con la macchina, ma sto colmando il divario.»
Con un pizzico di ironia, il giovane Kimi conclude con un’osservazione divertente: «Il manto stradale del circuito di Bahrain è più vecchio di me. E si sente! Le gomme ne soffrono parecchio, e con queste temperature sarà tutto diverso rispetto ai test di febbraio.»
Kimi Antonelli non è solo un talento da tenere d’occhio: è già una realtà in F1. Con umiltà, determinazione e una velocità sorprendente, il baby pilota Mercedes continua a stupire. E chissà, magari un giorno riuscirà anche a far parlare l’Iceman.
Commenti
Posta un commento